Giardinoteca
Dal 2016 ad oggi il festival Interno Verde ha eccezionalmente aperto al pubblico oltre 350 giardini. La maggior parte di essi si trova a Ferrara, nel centro storico e nelle frazioni, essendo l’evento nato e cresciuto proprio nel capoluogo estense. Gli altri si trovano a Mantova, Parma Piacenza, e Vicenza, città dove la manifestazione ha cominciato a svolgersi rispettivamente dal 2019, 2021, 2023 e 2024.
Per ognuno di questi spazi Interno Verde ha preparato una scheda – arricchita da fotografie a colori e talvolta anche da immagini d’epoca – che raccoglie ricerche storiche, descrizioni architettoniche e botaniche, leggende, curiosità e aneddoti. Si tratta di un lavoro molto prezioso, perché buona parte delle informazioni raccolte in questo archivio online non si trovano da nessun’altra parte, se non nei libri delle varie edizioni dell’evento. Alcuni giardini infatti sono molto noti e conosciuti, come per esempio quello di Palazzo Schifanoia a Ferrara o quello di Palazzo Te a Mantova, la maggior parte di essi tuttavia appartiene a privati cittadini. Le schede dunque sono il frutto di un lungo lavoro di ricerca, svolto sia nelle biblioteche e negli archivi pubblici, sia – soprattutto – interrogando i documenti conservati dai proprietari, annotando ricordi e considerazioni famigliari, sfogliando vecchi album ingialliti.
Per facilitare la consultazione della giardinoteca l’archivio è stato ordinato in due modi: per città e per argomento. Puoi navigarlo quindi partendo dalla geografia, dalla toponomastica. Oppure puoi lasciarti suggestionare da temi di carattere storico, architettonico e botanico – come le vicende della corte estense, oppure i chiostri medievali, oppure gli alberi monumentali. Se cerchi qualcosa di specifico puoi utilizzare la ricerca libera, se invece non sai nemmeno tu cosa vorresti trovare… e forse vorresti semplicemente farti stupire, puoi lasciare che il sito sorteggi qualcosa per te.
Puoi scegliere la città
187 giardini
83 giardini
50 giardini
38 giardini
28 giardini
Puoi ricercare liberamente
Puoi lasciarti stupire
Palazzo Festa Marzotto
Palazzo Festa MarzottoVia Antonio Chinotto 3, VicenzaLa nascita di questo giardino è legata al progetto e all’amore per la natura di Norberto Marzotto, studioso di agronomia e ampelografia, sindaco di Vicenza dal 1902 al 1906.Il catalogo delle sue pubblicazioni è a...
Chiostro di San Giorgio
Chiostro di San GiorgioPiazza San Giorgio 29, FerraraIl vecchio borgo di San Giorgio rappresenta molto più che uno scampolo di storia miracolosamente conservato.Situato appena fuori dalle mura, è a questo pezzetto di terra incastonato tra il Po di Volano e il...
Chiostro di San Lorenzo
Chiostro di San LorenzoPiazza San Lorenzo 2, VicenzaUna torta millefoglie di antichità. Il chiostro di San Lorenzo porta con indubbio magnetismo i propri anni.La chiesa gotica che lo custodisce è tra le più belle e iconiche della città: venne costruita sul finire del...
Villa Trissino a Cricoli
Villa Trissino a CricoliStrada Marosticana 6, VicenzaSaremmo capaci di riconoscere il genio, se ce l’avessimo accanto e non fosse ancora acclamato come tale?Col senno di poi è facile profondersi in complimenti davanti a capolavori come la Basilica o La Rotonda. Ma se...
100 orti
100 ortiStrada della Carpaneda 29, VicenzaFacciamo un ripassino di greco? Chi ricorda il significato di kalokagathia?Viene dalla filosofia e si presta ovviamente a molteplici interpretazioni e approfondimenti. Senza voler in questa sede scendere troppo in profondità,...
Chiesa di Santa Chiara
Chiesa di Santa ChiaraContrà San Tomaso, VicenzaLa chiesa di Santa Chiara sembra caduta dal cielo: piccola e curiosamente ottagonale, anticipata da un giardino fiorito, conserva la grazia delle chiesette di campagna, eppure si trova in centro città, letteralmente...
Segreto
SegretoCorso Fogazzaro 149, VicenzaPiacevolmente disordinato e ricco di piccoli segreti da scoprire.Una volta al posto di questa abitazione si trovava un passaggio per le carrozze e le stalle del palazzo a fianco. Due colonne del vecchio ricovero per gli animali si...
Metasequoia
MetasequoiaStrada della Carpaneda 52, VicenzaLungo la strada della Carpaneda - tra le lunghe distese dei campi - non mancano orti e giardini privati. Vigneti casalinghi e abbondanti roseti occhieggiano lungo via, macchiando di colore il paesaggio agreste. Perchè...
Succulento
SucculentoContrà Porta Padova 66, VicenzaA inizio Novecento dietro ogni casa, in questa via, si coltivavano gli orti.Poi tra la Prima e la Seconda Guerra mondiale sono stati unificati i palazzi e anche le aree retrostanti. Chi aveva l’accesso da un portone grande ha...
Litografia Busato
Litografia BusatoContrada Porta Santa Lucia 38, VicenzaIl colpo d’occhio c’è tutto. Camminando su contrà Porta Lucia è davvero difficile non gettare uno sguardo al verde che si apre in fondo al corridoio.Sarà l’effetto scenico del colonnato, il fascino della statua...
Villa Zileri
Villa ZileriViale Zileri 4/6, MontevialeLa storia di Villa Zileri non può che essere ricca e affascinante, come ricco e affascinante è questo meraviglioso complesso.Per raccontare i personaggi che l’hanno costruita e ampliata, lo straordinario patrimonio artistico che...
Ciao magnolia
Ciao magnoliaContrà Mure Pallamaio 44, VicenzaIl dislivello che caratterizza contrà Mure Pallamaio non è difficile da spiegare: da un lato ci sono i prati di Campo Marzio, dall’altro lato la strada, in mezzo le abitazioni rialzate e un toponimo esaustivo.Nel medioevo...
Ex Complesso di San Tomaso
Ex Complesso di San TomasoContrà San Tomaso 17, VicenzaBenvenuti nel Comando della Guardia di Finanza più antico d’Italia!Non è così comune, per dei militari, poter lavorare in un luogo tanto ricco di storia e suggestioni come il pluricentenario complesso di San...
Urbano diffuso
Urbano diffusoStradella Retrone, VicenzaNon è obbligatorio avere un giardino per essere giardinieri. La signora Flavia lo sa bene: ha trasformato l’intero isolato di contrà Barche in un piccolo giardino diffuso, spargendo qua e là plumbago e surfinie, salvie, edere e...
Palazzo da Schio Ca’ d’Oro
Palazzo da Schio Ca' d'OroCorso Andrea Palladio 147, VicenzaPalazzo da Schio è la felicità del flaneur curioso: zeppo di fascinose antichità, ombroso e misterioso, con un maestoso portone affacciato fin dai tempi antichi sulla via principale della città.L’edificio...
Pasticceria Aliani
Pasticceria AlianiCorso Fogazzaro 165, VicenzaUn giardino pasticcino, come definire altrimenti questo amatissimo fazzoletto verde, nascosto dietro i palazzi di corso Fogazzaro?A curarlo ci pensa Elisa, storica proprietaria - insieme al marito Giovanni - della...
Scuola Giusti
Scuola GiustiContrà Santa Maria Nova 7, VicenzaIl giardino della scuola Giusti ha un bel gusto retrò. Con la fontana centrale e il delfino in pietra, le roselline che si attorcigliano alle colonne del loggiato, le magnolie lucide.Ricorda le foto di gruppo che si...
Palazzo Vescovile
Palazzo VescovilePiazza del Duomo 10, VicenzaRicostruire le vicende del Palazzo Vescovile non è affatto semplice. Il complesso, sorto attorno all’anno Mille, si sviluppava in origine in tre settori, tutti pesantemente rimaneggiati col passare dei secoli.C’era una...
Residenza Salvi
Residenza SalviVia Tommaso Formenton 18, VicenzaLa Residenza Salvi è una specie di cittadella: un complesso vasto e articolato, con lunghi corridoi, numerose scale e camere, suggestivi chiostri.Gestita da Ipab Vicenza, fornisce assistenza a circa 400 persone anziane e...
Le Gemme
Le GemmeContrà Corpus Domini 69, VicenzaCi sono giardini pensati per riposare, per leggere, per invitare gli amici a cena. Alcuni sono pensati anche solo per essere guardati.L’accogliente scrigno verde di contrà Corpus Domini è pensato per giocare. Qui infatti, da...
Residenza Proti Vajenti Malacarne
Residenza Proti Vajenti MalacarneContrà Giampietro de Proti 5, VicenzaChe la Residenza Proti sia riservata agli anziani che vivono in autonomia lo sanno tutti quelli che passano di lì.La struttura in pratica funziona come uno studentato per pensionati: ogni ospite ha...
Istituto Dame Inglesi
Istituto Dame InglesiContrà San Marco 49, VicenzaChi ha già esplorato i giardini vicentini compresi nella prima edizione di Interno Verde, o chi ha semplicemente avuto modo di sfogliare questo libretto prima del festival, si è sicuramente accorto di quanto siano...
Conservatorio Pedrollo
Conservatorio PedrolloContrà San Domenico 33, VicenzaIl grande plus di questo giardino è la musica che si spande nell’aria. Un pianoforte, un sax, qualcuno che canta.La cosa bella è non sapere esattamente da dove provenga, non vedere chi muove le dita sullo strumento...
Casa Provvidenza
Casa ProvvidenzaContrà San Domenico 26, VicenzaDa monastero di clausura a residenza per anziani, è quasi un classico.In passato le comunità religiose avevano un ruolo decisamente più rilevante nella società cittadina. Erano tante e popolose, disseminate nei vari...
Palazzo Valmarana Braga
Palazzo Valmarana BragaCorso Fogazzaro 16, VicenzaPalazzo Valmarana Braga è una tappa obbligata per chi visita la città. L’imponente residenza nobiliare testimonia lo straordinario talento di Andrea Palladio, nell’arteria principale del centro cittadino.Ad assegnare...
Palazzo Garzadori Fattore
Palazzo Garzadori FattoreContrà Paolo Lioy 17, VicenzaCome può un palazzo bello come questo non avere un giardino? E difatti ce l’ha.Dell’affascinante costruzione di contrà Paolo Lioy purtroppo si sa poco. L’architettura risale al Quattrocento, è un meraviglioso...
Portico Rosso
Portico RossoContrà San Rocco 28, VicenzaTradizione e sperimentazione vivono insieme, nel giardino del Portico Rosso.Per arrivarci bisogna infilare il suggestivo loggiato quattrocentesco che accompagna la strada, e attraversare un paio di sale al piano terra. Lo...
Palazzo San Giacomo
Palazzo San GiacomoContrà Riale 5, VicenzaChi ha mai sentito parlare di Palazzo San Giacomo? E chi ha mai sentito parlare della Biblioteca Civica Bertoliana? Le risposte a queste domande si possono immaginare ben diverse, poche mani alzate per la prima, tantissime...
Palazzo Brusarosco Zaccaria
Palazzo Brusarosco ZaccariaContrà Porta Santa Croce 3, VicenzaA Palazzo Brusarosco alcuni sogni si sono avverati, altri no.Il sogno non avverato è quello del giardino progettato da Carlo Scarpa per l’avvocato Ettore Gallo, che negli anni Sessanta aveva comprato...
Parco Pareschi
Parco PareschiCorso Giovecca 148, FerraraIl Parco Pareschi è conosciuto come uno dei tanti giardini pubblici della città.I nonni ci portano i nipotini a giocare, gli studenti sfruttano i tavoli in legno per studiare e improvvisare picnic, nelle sere estive si riempie...
Musijam
Abitare significa stare bene in un luogo, lo dice un filosofo importante come Heidegger, ma lo dice anche il buon senso, la semplice logica dei giusti che sentono sulla pelle che uno spazio abbandonato non è uno spazio che si abita volentieri.
Casa Mai da Soli
Ferrara è senza dubbio piccola. Eppure più spesso di quanto si possa immaginare si rivela grandissima, sterminata. Non si finisce mai di scoprirci dentro qualcosa di nuovo, di inimmaginato. Quando si crede di aver visto e conosciuto ogni suo angolo, ogni vicolo, parco, cortile, anfratto… ecco che si apre una porta e si resta a bocca aperta. E questo da dove salta fuori?
Sant’Antonio in Polesine
Monastero di Sant'Antonio in PolesineVia del Gambone 15, FerraraIl Monastero di Sant’Antonio in Polesine, immerso nel verde e nel silenzio, rientra sicuramente tra i luoghi più suggestivi e affascinanti della città.Nonostante si trovi a pochi passi dal centro, il...
Di fronte al lago
Di fronte al lagoVia Giovanni Pascoli 29, MantovaGaiezza e terrore possono convivere? Più spesso di quanto si creda. Il quartiere di Belfiore condensa nel proprio nome un’anima duplice.Chiama immediatamente alla mente immagini di grazia, natura ammansita, docile e...
La spiaggetta
La spiaggettaVia Paride Ceresara 9, MantovaAccanto alla spiaggetta di Borgo Angeli, si scopre questo piacevole giardino familiare.Ad accogliere l’ospite ci sono tre querce da sughero, che invitano a proseguire verso il prato, affacciato sul lago superiore e...
Sul canale
Sul canaleVia San Giovanni Bono 14, MantovaVicino al lago, ma affacciato sul canale.Il rapporto che questo affascinante giardino intrattiene con l’acqua che circonda la città è decisamente sui generis. Non guarda al Mincio, non guarda al Rio, eppure se ci si affaccia...
Fogli e foglie
Fogli e foglieVia San Giovanni Bono 6, MantovaImpossibile per i numerosi ciclisti o semplici turisti in bicicletta che passano da via Giovanni Bono non notare la casetta destinata ai libri, allestita fuori da questo piccolo giardino.Il passaggio è obbligato per...
A Porta Giulia
A Porta GiuliaVia San Giovanni Bono 4, MantovaL'acqua scorre a fianco di questo giardino curato negli anni dalla proprietaria, Tina, che amava circondarsi di piante grasse e succulente.Ha iniziato a curarle e a farle prosperare tagliando delle talee dalle piante dei...
Società Canottieri Mincio
Società Canottieri MincioVia Santa Maria Nuova 15, MantovaLa Società Canottieri Mincio è una vera e propria istituzione. Fu costituita nel 1883, tuttavia si trovano notizie del club già nella cronaca locale di qualche anno precedente. Si leggeva nel 1881 che ormai...
Impianto idrovoro di Sant’Antonino
Impianto idrovoro di Sant’AntoninoVia Comacchio 448, Cona, FerraraL’impianto idrovoro di Sant’Antonino conserva il ricordo del monastero agostiniano, attivo dal 1278 al XV secolo, la cui dedica resta particolarmente suggestiva: Sant’Antonino infatti era un martire...
La Grillaia Baruffaldi
La Grillaia BaruffaldiVia Rondinella 6, Quartesana, FerraraLa caratteristica saliente di questa bella villa seicentesca è sicuramente quella di essere stata la residenza di campagna di un personaggio particolarmente caro agli storici ferraresi, il poeta e letterato...
Centro studi Dante Bighi
Centro studi Dante BighiVia Carletti 108, CopparoVilla Bighi sorge sul limitare settentrionale del centro abitato del Comune di Copparo ed è l’unica opera di architettura moderna disegnata dall’eclettico grafico e artista Dante Bighi, e fatta realizzare su un terreno...
Fluviale
FluvialeVia Massafiscaglia 269, Viconovo, FerraraLa primavera assume decisamente un altro spessore quando si può godere della bella stagione, affacciandosi dal proprio giardino sulle acque placide del fiume!Questa curata area verde si trova, per chi arriva da Ferrara,...
La fattoria di Zia Isa
La fattoria di Zia IsaVia dell'Ansa 28, Viconovo, FerraraEstesa su una superficie di circa 10 ettari, la Fattoria di Zia Isa è una vera e propria oasi di pace e biodiversità, lambita dalle acque del vecchio corso del Po di Volano.La casa colonica, ricca di vestigia e...
Villa Delfini
Villa DelfiniPiazza XXI Giugno 28, Sabbioncello San Vittore, FerraraIl primo documento che testimonia l’esistenza di Villa Delfini risale ai primi decenni dell’Ottocento. Si tratta di un lungo elenco di interventi e lavori, materiali e maestranze da impiegare.Non è...
Giardino delle rose
Giardino delle roseVia Valpagliaro 4, Denore, FerraraA due passi dalla chiusa di Valpagliaro - attualmente al centro di un importante cantiere, quindi impossibile da attraversare - si trova uno straordinario giardino privato, che potrebbe sembrare antico… ma in realtà...
Lo Chalet
Lo ChaletVia di Mezzo 2, Sabbioncello San Vittore, FerraraImpossibile per chiunque attraversi il ponte sul Volano, che collega Villanova a Sabbioncello, non interrogarsi sulla curiosa costruzione che affianca la strada che conduce alla piazza del paese.Come...
Casale Colombara
Casale ColombaraVia Ponte Assa 231, FerraraDai frati ai cavalli, dai cavalli alle rose. Troppo sintetico? La storia di questo meraviglioso parco comincia secoli fa.Nel Settecento infatti qui si trovava un convento di benedettini, e proprio sui ruderi dell’originario...
Delizia di Zenzalino
Delizia di ZenzalinoVia Zenzalino 23, CopparoPurtroppo spesso il nome Delizia Estense appare fuorviante. L’immaginazione viaggia verso bucolici paesaggi agresti, eleganti architetture rinascimentali e giardini zampillanti di fontane e peschiere.Poi ci si reca a...
Villa Mensa
Villa MensaVia Magnanina 3, Sabbioncello San Vittore, FerraraVilla Mensa nacque come torre di avvistamento e punto di controllo del fiume tra il XII e il XIII secolo, quando il Volano costituiva la principale via di comunicazione tra Ferrara e Ravenna.Venne...
Collegio Alberoni
Collegio AlberoniVia Emilia Parmense 77Tutti i piacentini conoscono il vasto complesso del Collegio Alberoni ma quanti sanno la lunga storia che si cela dentro queste mura?Costruito tra il 1733 e il 1752 su iniziativa del cardinale Giulio Alberoni (1664-1752), dal...
Casa Circondariale
Casa CircondarialeStrada delle Novate 65, PiacenzaQuando si pensa agli orti segreti di Piacenza il pensiero corre immediatamente ai conventi e ai monasteri di clausura e a una tradizione antichissima di silenzio e contemplazione mistica. In realtà l’orto più...
Ex Macello
Ex MacelloVia Scalabrini 113, PiacenzaIl Macello Comunale venne creato sul finire dell’Ottocento, quando per legge tutte le città con più di 6 mila abitanti dovettero dotarsi di una struttura per trattare la carne destinata al fabbisogno locale.In realtà a Piacenza,...
Palazzo Zerioli
Palazzo ZerioliVia Beverora 25, PiacenzaDella costruzione al civico 25 di via Beverora è difficile trovare notizie. Online si incappa nella definizione “Ex Palazzo Zerioli” ma tutto finisce lì, nel mistero.I tre piani oggi ospitano soprattutto negozi, ambulatori e...
Ospizi Civili
Ospizi CiviliVia Scalabrini 19, PiacenzaCon Ospizi Civili a Piacenza si possono indicare tanti luoghi. L’istituto infatti è molto antico, venne fondato nel 1574 dal vescovo Paolo Burali nelle vicinanze di Santa Maria di Torricella.In origine aveva una funzione...
Convento di Sant’Eufemia
Convento di Sant'EufemiaVia San Marco 37, PiacenzaProtetto da alti muri di mattoni in cotto, questo giardino è al tempo stesso antichissimo e giovanissimo.Esso infatti nasce per accompagnare la chiesa romanica di Sant’Eufemia, fondata prima del Mille e ricostruita nel...
Alfabetobianco
AlfabetobiancoVia Nova 53, PiacenzaUna striscia verde ad AlfabetoBianco. Per raccontare cosa significa per la città lo stretto e lungo giardino, che accompagna la galleria d’arte contemporanea insediata a Palazzo Laviosa, occorre spendere qualche parola sul suo...
Fuori dal tempo
Fuori dal tempoCorso Garibaldi 83, PiacenzaNon un giardino ma una affollatissima corte, ecco cosa si trova varcando il portone di Corso Garibaldi 83.L’aria qui ha un sapore antico, umido come l’intonaco sfaldato che chiazza i muri di blu, di grigio e di verde. In che...
Davines Group
Davines GroupVia Calzolari 55/AChe dalle piante si possano ricavare medicinali e prodotti curativi non è una novità: coltivare per curare è tra le attività più antiche, diffuse e comuni dell’uomo, in tutte le epoche, in tutti i continenti.Tuttavia a Parma questa...
Studio -Ini
Studio -IniViale Gorizia 15L’Oltretorrente festeggia un nuovo spazio culturale e un nuovo giardino.In viale Gorizia, all’interno di una bottega dismessa, da un anno ha trovato casa -Ini, studio di architettura che forse qualcuno ricorderà per le curiose e pesantissime...
Giardino della camelia
Giardino della cameliaBorgo Colonne 4Borgo Colonne è uno dei quartieri più antichi della città. Risale al 1300 e da quella volta è tra i pochissimi a non aver mai cambiato nome, e nemmeno configurazione. Nonostante ci siano stati in passato dei tentativi di chiudere...
Tigli e tuie
Piacevolmente normale, ma sempre eccezionale. Il giardino di Borgo Regale 29 non racconta antiche leggende, non ha visto passeggiare tra i suoi alberi illustri personaggi di corte, non custodisce nemmeno preziose e rare essenze tropicali.
Sopraelevato
La prima grande curiosità di questo giardino è il fatto di essere sopraelevato. Come è possibile?
Il Gesuita
Possibile che in una piccola frazione come Borgo Angeli si siano succedute così tante confraternite religiose?
Acquatico
In questa variopinta oasi vegetale si è scelto di far dialogare l’artificio con la natura, come è ovvio che sia in qualsiasi insediamento umano, optando per l’intervento meno invasivo, a discapito magari della comodità.
Nuovo Parco Te
Da quando è stato annunciato pubblicamente, il rifacimento del parco di Palazzo Te non ha mancato di suscitare forti emozioni: curiosità e stupore per la grandiosità del progetto, critiche e apprezzamenti.
Asilo Emi Kelder
Nel cuore dell’antica città romana, a due passi dal Duomo, tra anziani mattoni e vicoli si nasconde un piccolo ma importante spazio verde: è il giardino dell’asilo nido dedicato al filantropo Emi Kelder. Che strano nome!
Grande!
Passeggiando per la città si ha la tendenza a immaginare lo spazio urbano come uno spazio pieno, denso, soprattutto a Mantova.
A Belfiore
Gaiezza e terrore possono convivere? Più spesso di quanto si creda. Il quartiere di Belfiore condensa nel proprio nome un’anima duplice.
Borgo Angeli
L’anima più antica e genuina di Borgo Angeli si allarga, respira e trova forma in questo giardino familiare, accogliente e incredibilmente equilibrato. Ovvero?
Villa Margherita
Tra le architetture più caratteristiche di Borgo Angeli spicca senza dubbio Villa Margherita, la cui facciata monumentale – collocata in fondo al vasto giardino – non può che suscitare curiosità e meraviglia nei tanti automobilisti di passaggio lungo la strada provinciale che collega il quartiere al centro città.
L’affresco
In alcuni quartieri i giardini sembrano rincorrersi, frantumarsi e ricomporsi tra vecchie e nuove spartizioni catastali.
Fico sospeso
Ad anticipare la presenza di questo antico giardino ci pensa, già dalla strada, la bella decorazione in foglie di vite che incornicia l’ingresso.
Riunione di agrumi
Fino agli anni Cinquanta al posto di questo curato giardino crescevano le verdure. Qui infatti era situata l’ortaglia di famiglia, compresa in una vasta area che da via Conciliazione, dove si trovava la casa, si estendeva fino alle carceri.
Palazzo Paradiso
Palazzo Paradiso venne eretto nel 1391 per Alberto V d’Este, in occasione del suo matrimonio con Giovanna de Roberti. Come Palazzo Schifanoia e Belfiore, i suoi ambienti erano riccamente decorati, affrescati con scene cortesi e motivi tratti dai romanzi cavallereschi.
Palazzo dei Diamanti
Palazzo dei Diamanti, con la sua inconfondibile facciata in bugnato, è sicuramente tra gli edifici più iconici e famosi di Ferrara. Fu costruito alla fine del Quattrocento per Sigismondo I, capitano delle armate ducali, fratello e talvolta sostituto del duca Ercole I, che gli affidava la gestione della città durante le sue assenze.
Nel vecchio chiostro
Il vecchio borgo di San Giorgio rappresenta molto più che uno scampolo di storia miracolosamente conservato. Situato appena fuori dalle mura, è a questo pezzetto di terra incastonato tra il Po di Volano e il romantico Po di Primaro che si deve la nascita dell’intera Ferrara. Qui infatti tra il VII e il VIII secolo si costituì il primo insediamento abitato, rafforzato dalla presenza della sede vescovile che, precedentemente situata a Voghenza e devastata dalle invasioni barbariche, venne trasferita in mezzo alla biforcazione delle acque affinché fosse più protetta.
Palazzo Paveri Fontana
Palazzo Paveri Fontana prende il nome da una famiglia piacentina tra le più antiche. Fu l’Imperatore Enrico II, nel 1004, ad investirla, quindi a sancire il suo diritto su vari territori vicini al Po, nel distretto di Petrosa. La casata poi si distinse in vari rami, governò tanti altri territori e numerosi furono i personaggi illustri a cui diede i natali: podestà di Piacenza ma anche di Milano, di Pavia e di Bologna, capitani, vescovi e governatori.
Caserma Neve
Dai pellegrini, ai militari, agli sfollati, agli studenti. Il complesso oggi conosciuto come Campus Caserma della Neve tradisce già a partire dal nome una vicenda non comune.
Caserma Generale Cantore
La routine di un vicario del Signore è senza dubbio diversa da quella di un militare, eppure entrambi hanno esperienza di vita comunitaria, e gli spazi pensati per accogliere i religiosi bene si adattano alle esigenze dei soldati.
Palazzo Scotti di Sarmato
Palazzo Scotti di Sarmato custodisce uno dei più affascinanti giardini della città, nonché uno tra i più conosciuti. Basta fare due passi sullo stradone Farnese per ammirare i suoi alberi secolari, la geometria delle aiuole, le macchie colorate delle fioriture: il maestoso cancello in ferro battuto non cela nulla allo sguardo, anche se entrare in quest’area dall’ingresso principale, quindi attraversando il magnificente palazzo affacciato su via San Siro, regala senza dubbio una prospettiva più emozionante.
Palazzo Bertamini Lucca
La zona di Via Sopramuro in passato era famosa per essere una specie di colonia ligure: abitavano qui molti commercianti genovesi, che si erano trasferiti a Piacenza per affari, e proprio a una loro confraternita si deve la costruzione della vicina Chiesa di San Giorgio.
Palazzo Anguissola di Podenzano
Palazzo Anguissola di PodenzanoStradone Farnese 25, PiacenzaPalazzo Anguissola di Podenzano è riuscito a conservare uno dei giardini più grandi di Piacenza, un’area di 2.500 metri quadrati che si estende dallo stradone Farnese fino ai rampari delle mura.Si sa che...
Missionari Scalabriniani
Giovanni Battista Scalabrini è una figura centrale nella Piacenza dell’Ottocento. Nominato vescovo nel 1875, all’età di 36 anni, resta celebre soprattutto per la precoce attenzione che seppe riservare al problema della migrazione.
Palazzo Pallastrelli
Palazzo PallastrelliVia Scalabrini 8, PiacenzaIl palazzo dal Settecento fino a tempi tutto sommato recenti fu proprietà dei Pallastrelli, conti di Celleri.Venne poi acquistato dagli Arcelli Fontana. La costruzione probabilmente precede entrambe le famiglie: eretta...
Santa Maria di Campagna
Come può non esserci un orto nel terreno del Convento di Santa Maria di Campagna?
Palazzo Tassi
Alle persone il nome viene assegnato alla nascita, la procedura è chiara: il cognome è stabilito, al massimo si può valutare se conservare quello del padre, della madre o quello di entrambi i genitori, il nome viene scelto più o meno fantasiosamente, l’anagrafe registra.
Galleria Ricci Oddi
Dietro al miracolo della Galleria Ricci Oddi ci sono due nomi: quello dell’imprenditore Giuseppe Ricci Oddi, che negli anni Venti iniziò a ragionare sull’idea di rendere pubblica la propria straordinaria raccolta di opere d’arte, e quella dell’architetto Giulio Ulisse Arata, a cui venne affidato l’incarico di progettare lo spazio espositivo.
Palazzo Landi di Chiavenna
La casata dei Landi è tra le più antiche di Piacenza, e in Italia ebbe un ruolo molto importante tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna.
Palazzo Pallavicino
Palazzo PallavicinoStradone Farnese 21, PiacenzaPalazzo Pallavicino disponeva, e per certi versi dispone ancora, almeno da un punto di vista scenografico, di un bellissimo giardino.L’imponente edificio venne edificato tra la metà e la fine del Cinquecento, mentre...
Palazzo Mulazzani
Palazzo Scotti Boscarelli, conosciuto anche con il nome dei precedenti proprietari, quindi come Palazzo Mulazzani, venne acquistato dalla famiglia degli attuali proprietari nel 1901 per 105mila lire, che all’epoca costituivano un bel patrimonio.
Istituto delle Orsoline
Istituto delle OrsolineVia Roma 42, PiacenzaLa Casa Madre delle Suore Orsoline rappresenta una vera e propria istituzione cittadina, apprezzata da generazioni di genitori e bambini, che a loro volta col passare del tempo diventano genitoriEsso infatti - benché dal...
Seminario vescovile
Il chiostro del Seminario urbano è più unico che raro. Esso infatti custodisce un curioso mix di epoche, architetture e soprattutto fantasie. Quando si pensa alla struttura del chiostro la mente ricorda e sintetizza in un’immagine chiara e semplice i vari chiostri che ha avuto occasione di incontrare.
Sopra le mura
Come può esistere nel piatto orizzonte padano un giardino sopraelevato?
Convento di San Giovanni in Canale
Si sente spesso dire che, per avere un’idea di come davvero si presentasse Piacenza nel passato, bisogna immaginare vie e vicoli fiancheggiati da un reticolo di corsi d’acqua. Una piccola Venezia? Forse sarebbe eccessivo descriverla così, tuttavia la presenza dei canali caratterizzava in modo significativo il centro storico, tanto da resistere al passare del tempo sotto forma di toponimi.
Chiostro di Sant’Antonino
Quante cose si imparano esplorando la città? Cercando il giardino segreto della Chiesa di Sant’Antonino si impara, per esempio, che chiasso non significa solo confusione, ma anche stretta viuzza, breve e irregolare.
Palazzo Anguissola
Un giardino per i curiosi più curiosi, simile a una matrioska, un susseguirsi di piccole, delicate sorprese.
Palazzo Caracciolo
Palazzo Caracciolo venne costruito agli inizi del Seicento dall’omonima famiglia, o meglio: da uno dei suoi cadetti.
Palazzo Scotti da Montalbo
Anticamente sorgevano qui le case dei nobili Confalonieri, che si pensa derivino il proprio nome dalla carica di gonfaloniere, diffusa nei comuni dell’Italia medievale, la cui funzione si può assimilare a quella di un magistrato.
Orti Degani
Sono ormai tante le città italiane a essersi dotate di orti sociali: spazi pubblici divisi in appezzamenti, che chi abita in condominio può chiedere gratuitamente e coltivare a seconda del proprio gusto personale.
Casa Arata
L’architetto Giulio Ulisse Arata, nato a Piacenza nel 1881, fu operosissimo in Italia.
Intergenerazionale
Sembra che anticamente, al posto di questa abitazione privata, collocata a due passi dalla grande basilica di San Sisto, sorgesse una foresteria destinata ai pellegrini.
Palazzo Ghizzoni Nasalli
L’elegante residenza neoclassica conosciuta come Palazzo Ghizzoni Nasalli, benché venga fatta risalire al 1839, ha in realtà origini più antiche.
Volumnia
A dispetto di quanto lascerebbe intuire il contesto storico in cui è situato, ovvero a ridosso della chiesa cinquecentesca di Sant’Agostino, il piccolo cortile di Volumnia è giovane, giovanissimo.
Convento di San Bernardino
Cosa accomuna il vecchio convento dei cappuccini alla foresteria che oggi, negli stessi ambienti, ospita studenti e lavoratori?
La Ricerca
Per chi lavora a La Ricerca il giardino interno è un comodo posto auto.
Casa Laviosa
Un giardino può essere spumeggiante? In via Croce il verde di Casa Laviosa si sporge oltre il muro di cinta per salutare i passanti. Lo stesso carattere amichevole e accogliente si ritrova varcando l’ingresso del palazzo, oggi destinato all’ospitalità e conosciuto dai turisti di passaggio come B&B Gio.
Let It Be
Nel cuore verde dell’Oltretorrente. Certo questo è uno dei quartieri più antichi della città, tuttavia sono tanti i lotti costruiti di recente, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del Novecento.
Bottega Barilla
Non tutti i giardini del centro storico di Parma sono preceduti da imponenti palazzi nobiliari, portici e portoni.
Istituto Piccole Figlie di Maria
Piccole Figlie non è solo il nome dell’ospedale di via Po… è anche qualcos’altro!
Bosco del cuore
Oltre gli affascinanti vetri colorati che caratterizzano l’atrio del Convitto Maria Luigia, superati i lunghi corridoi dove si apre la teoria delle aule scolastiche, si arriva ad un grande spazio aperto, che gli studenti utilizzano per le attività sportive e la ricreazione.
Un giardino disegnato
All’angolo tra Vicolo del Parchetto, rustico e sterrato e l’elegantissimo Corso Ercole I d’Este che prende nome dal duca di Ferrara al potere dal 1471 al 1505, si nasconde questa ampia area verde punteggiata dai giochi dei bambini.
Palazzo Forlani
Nonostante si trovi in una strada caratterizzata dal passato militare – via dei Quartieri si chiama così perché una volta qui si trovava la caserma della Guardia Cittadina – il giardino al civico 7 di militaresco ha ben poco.
Pseudomagnolia
Benvenuti nel giardino più equivocato di Ferrara.
Cimitero Ebraico
Il cimitero viene fatto risalire al 1626, quando gli ebrei ferraresi chiesero a Urbano VIII il permesso di acquistare un terreno per le proprie sepolture: la licenza ottenuta prescriveva che il luogo non superasse le 20 staia ferraresi e che fosse indicato dal vescovo o dal vicario.
Palazzo Giulio d’Este
Questo palazzo – situato lungo l’antica via degli Angeli – fu costruito su progettazione dell’architetto rinascimentale Biagio Rossetti, nell’ambito dei lavori dell’Addizione Erculea, e donato dal Duca Ercole I d’ Este al figlio naturale Giulio.
Villa Carla
Quattro anime e un giardino, questo è quello che si incontra varcando il cancello di Villa Carla. Non un cortile condominiale, ma un giardino condominio, col passaggio centrale in comune.
Convento delle Suore Oblate
La storia del convento del Gradaro è accidentata ma a lieto fine. Qui si edificò nel 1230 – per volontà di Clermonda e Clara, giovani nobili e devote – un piccolo oratorio, denominato Santa Maria del Camposanto, nome che pare ispirato alla sepoltura di San Leongino.
Villa Contessa Massari
Villa Contessa Massari è una dimora storica sorta nel XVII secolo.
Palazzo Bonacossi
Palazzo Bonacossi venne costruito nel 1469 per volere di Borso d’Este, assegnato al fuoriuscito fiorentino Diotisalvi Neroni.
Villa Chersoni
Nella campagna di Codrea, sotto l’argine del ramo antico del Volano, si trova Villa Chersoni, con il suo complesso di pertinenze tra cui vecchi granai, magazzini, cantine e un’ampia aia sul fronte d’ingresso.
Parco Massari
Parco Massari – con i suoi quattro ettari di prati, alberi, siepi e arbusti – è il più grande e frequentato giardino pubblico del centro storico ferrarese.
Orto Carolingio
Tra le chiese mantovane Santa Maria del Gradaro è forse la meno appariscente. Sembra arretrare rispetto alla città, aver voglia di stare per conto suo, in compagnia di chi la sa apprezzare.
Allevamento Patroncini
Questa non è una storia nota a tutti, a maggior ragione vale la pena raccontarla.
Borgo Tarapino
Un viaggio a scalare, nel piccolo sempre più piccolo, nella frazione della frazione.
Ilturco
Il giardino di via del Turco faceva parte di un antico hortus conclusus medievale, oggi frazionato in più aree verdi, ognuna con un proprio carattere peculiare — dal giardino alimentare, coltivato con i tipici alberi da frutto della tradizione agreste ferrarese, al labirinto zen, contemplativo e minimale.
Monastero del Corpus Domini
Il monastero del Corpus Domini fu fondato nel 1406. Originariamente comprendeva l’intero isolato fino a casa Romei, donata dal banchiere Giovanni.
Castello di Fossadalbero
Questa splendida residenza estense – strategicamente collocata in prossimità del fiume Po – fu costruita da Niccolò III tra il 1424 e il 1434, come luogo di svago e riposo per la corte ducale.
Palazzo Savonuzzi
Il Palazzo Savonuzzi, storica sede dei magazzini fluviali, sorge appena fuori dai limiti del Rione Giardino, quartiere con una storia antica, completamente riprogettato durante il regime fascista su progetto di Carlo e Girolamo Savonuzzi.
Ibo Italia
Il vecchio Asilo Banzi – con l’insolito tetto a punta, l’ingresso rialzato e il cancello tondeggiante in ferro battuto – ricorda le casette delle favole.
Fienile di Borgo Tricò
Quello che un tempo era il fienile di Borgo Tri Cò oggi è diventato una bella abitazione privata, circondata dalla campagna, immersa nella quiete.
Villa Camaioli
Arrivando in bicicletta da Contrapò a Quartesana non è possibile evitare di lanciare un’occhiata — magari di sfuggita — a Villa Camaioli.
Associazione Gueresi
Tra via Mazzini e via XX Settembre esiste un insospettabile corridoio verde, composto da tre giardini contigui, differenti per metratura e carattere.
Impianto idrovoro di Baura
Per il territorio ferrarese – caratterizzato da una pendenza minima e per la maggior parte collocato sotto al livello del mare – l’impianto idrovoro di Baura riveste una particolare importanza.
Ali del Vento
A due passi dal Po di Volano e dal piccolo ma suggestivo Lago Verde di Cona, ombreggiato da grandi alberi, si trova un maneggio eccezionale: Le ali del vento.
Santuario della Crispa
Immerso nella campagna ferrarese, a pochi chilometri dalle mura, nel 1650 all’interno della parrocchia di Quacchio, i conti Crispi fecero costruire un oratorio dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria, che venne identificato dalla popolazione con il nome della proprietà in cui era inserito: La Crispa.
Lungo Il Rio
L’ampio giardino condominiale di via Pescheria è un’invenzione recente, è stato infatti realizzato in occasione del restauro del palazzo e di fatto serve da copertura ai garage sottostanti. Di impostazione moderna e senza fronzoli, con un prato curato e le composte aiuole fiorite, vale la pena visitarlo soprattutto per l’inedita e suggestiva prospettiva che offre sul Rio e sulle celebri Pescherie di Giulio Romano, volute da Federico II Gonzaga.
Casa Circondariale – Galeorto
Quando si pensa agli orti segreti di Ferrara il pensiero corre immediatamente ai conventi e ai monasteri di clausura, a una tradizione antichissima di silenzio e contemplazione mistica.
Giardino della felicità
Il Giardino della Felicità è un innovativo spazio verde terapeutico creato nel 2016 all’esterno della Casa Residenza per Anziani di Cidas Residence Service.
Casa Torti degli Oddi
Bello e basta. Certo, volendo si possono spendere parole sul palazzo che risale al Trecento, sull’aria che attraversa il magnifico loggiato adattato a salotto an plein air, sulla vasca in pietra vicina al basso comodo, originaria del Friuli, e sul dislivello considerevole dell’area, che scende da via Coperta perché corrisponde al vecchio argine del Po, che una volta passava di lì. Si potrebbero scrivere tante cose, ma la prima che viene in mente è la più semplice, la più fedele e reale: che bello!
Rione Borgo Freddo
Via Tezze non è sicuramente tra le strade più conosciute e frequentate di Mantova, più che altro perché – a dispetto della toponomastica – si configura di fatto come un vicolo a fondo chiuso.
Villa Imoletta
Prima di qualsiasi altra cosa: perché Imola se ci si trova a Quartesana? Perché la villa fu pensata e voluta dal marchese Giovan Battista Laderchi, originario appunto della nota città emiliana, di professione segretario di Stato di Alfonso II, ultimo dei duchi a risiedere a Ferrara, al quale si dice che il marchese fosse molto legato ma senza mai dimenticare il suo particolare, ovvero i suoi interessi personali.
Villa Indelli
Villa Indelli è stata costruita come casa padronale, era quindi strettamente connessa e funzionale al fondo agricolo.
Beata Beatrice d’Este
L’ampio giardino a cui si accede da via Renata di Francia si riferisce alla struttura Beata Beatrice d’Este, affacciata sul trafficato Corso Giovecca. Nulla dalla strada fa supporre un così grande e tranquillo spazio verde.
Villa Pignare
Tra le più antiche ed eleganti dimore della provincia ferrarese c’è Villa Pignare, che originariamente si affacciava sulle acque dello scomparso fiume Sandalo, quando ancora passava per il paese di Quartesana.
Casa Ferrarini
Il giardino di via Tito Speri 30 ha piccole dimensioni ma un grande fascino, perché mescola la storia alla quotidianità, le colonne in pietra al canestro appeso per i figli o per i nipoti.
Il Fienile
Il Fienile di Baura non è esattamente un fienile. Nacque come casa colonica per coltivare e organizzare i lavori nella campagna circostante.
Villa Capri
Villa Capri rappresenta un unicum nel panorama di Quartesana: tra le tante ville del paese è infatti l’unica rappresentante del gusto liberty che tanto andava di moda in Europa all’inizio del Novecento, diffuso a Ferrara soprattutto grazie all’intervento dell’ingegnere Ciro Contini nelle belle residenze borghesi di viale Cavour.
Agriturismo Principessa Pio
A due passi dalla frequentatissima piazza Ariostea si coltivano i campi dell’agriturismo Principessa Pio, preziosa testimonianza dell’agricoltura urbana che caratterizzava la città medievale, conservata attraverso i secoli come una finestra verde, capace di collegare il passato e il presente. Quattro ettari di terreno dove crescono frutta e verdura, destinate al ristorante aperto all’interno della vecchia stalla per i cavalli.
Villa Ilaria
Palazzo Ravalli oggi ospita Villa Ilaria Day Surgery, una clinica di alto livello specializzata in chirurgia e chirurgia estetica. La sua storia, com’è facile indovinare, comincia però più lontano.
Lubiam
In Viale Fiume 55 esiste un giardino fondamentale per capire la storia del Novecento cittadino, contemporaneo perché vivo e attento al tempo presente, evidentemente curioso di intercettare e comprendere la società del futuro.
B&B Il Ciliegio
All’interno del civico 16, in via Beatrice d’Este, non si incontra un giardino ma una piccola bomboniera, un salottino verde dove rilassarsi e godersi il fresco della sera.
Palazzo Tassoni Estense
Sulla strada per Pontegradella, costeggiando il naviglio, spicca un magnifico palazzo detto Villa delle Statue, una grande casa colonica padronale con vasto giardino e pertinenze rurali che fu di proprietà dei marchesi Tassoni Estense, circondata da mura merlate decorate con grandi statue in gesso.
Stella dell’Assassino
L’alto e possente palazzo conosciuto come la Casa di Stella dell’Assassino suscita ovviamente più di una curiosità, proprio a partire dall’efferato e originale nome. Tradizione vuole che ospitasse – nella seconda metà del Trecento – l’abitazione di Stella de’Tolomei, ovvero della preferita tra le tante amanti dell’esuberante duca Niccolò III, ricordato tuttora a Ferrara con l’allusivo modo di dire: «di qua e di là da Po, son tutti figli di Niccolò»
Come piaceva alla nonna
In via Beatrice d’Este 18 si trova un giardino piccolo e vivace, presente e passato si mescolano in un insieme confuso e colorato.
Borgo Chiarelli
Borgo Chiarelli è un piccolo e curioso nucleo di case collocate tra il Po di Volano e la ferrovia che collega Ferrara a Codigoro.
Lungo il fiume
Fino a qualche anno fa quest’area verde, affacciata sul Po di Primaro, era interamente dedicata all’uva Sauvignon, dalla quale si ricavava il vino.
Istituto Oncologico Mantovano
Non tutti i giardini segreti sono invisibili, celati dietro portoni e palazzi. Alcuni sono sotto gli occhi di tutti, ci passano accanto ogni giorno decine di persone e nessun chiavistello impedisce l’accesso, basterebbe girare attorno a una siepe oppure aprire una porta per scoprirli.
Vista Primaro
Fino a qualche anno fa quest’area verde, affacciata sul Po di Primaro, era interamente dedicata all’uva Sauvignon, dalla quale si ricavava il vino.
Co Housing San Giorgio
Il Po di Primaro dagli inquilini del Cohousing San Giorgio è considerato un caro vicino di casa, per questo si stanno impegnando per valorizzarlo e farlo conoscere: pochi anni fa hanno costruito le scalette che dal giardino scendono verso l’acqua e attorno hanno piantato, dentro a delle cassette di legno, fiori e verdure.
Condominio Il Quartiere
Il Duca Ercole I d’Este non è stato l’unico a Ferrara a progettare un’addizione. Oltre al celebre progetto urbanistico rinascimentale vale la pena, per comprendere il passato e il presente della città, capire gli insediamenti abitativi più recenti — uno su tutti il condominio chiamato non a caso “Il Quartiere”.
Il Residence delle tartarughe
Un inno alla fedeltà e alla resistenza: ecco cosa rappresenta questo giardino. Fedeltà alla terra, alla bellezza e alla memoria. Resistenza nei confronti della pigrizia e del guadagno facile, del tempo che passa e lascia dietro di sé macerie.
Palazzo Beccaguti Cavriani
Dall’arte della lana all’arte contemporanea. I primi abitanti di questo elegante palazzo sono stati in epoca rinascimentale i Beccaguti, famiglia della Valcamonica affermatasi grazie all’abilità del mercante Anselmo, insignito del titolo di rettore dell’arte della lana tra il 1478 e il 1494. Gli abitanti attuali invece si occupano di design, di architettura e nel senso più ampio del termine di creatività, per questo hanno inventato la galleria DiSegno e dedicato parte dello spazio all’esposizione di opere contemporanee.
Frutta, Bosso e Verdura
Impossibile. Questo è il pensiero obbligato di chi si affaccia per la prima volta su questa area verde. Dalla strada nulla fa presagire la meraviglia che si potrà incontrare dopo aver superato l’ingresso e il piccolo salottino, ma bastano veramente pochi passi per tornare indietro nel tempo.
Palazzo Biavati
Lo spazio verde di via Brasavola 28 non è un giardino: è un fazzoletto di terra incastrato tra le case, abitato da un fico rigoglioso e solitario. Vale la pena visitarlo soprattutto per esplorare in contesto in cui è inserito.
Palazzo Fochessati
Palazzo Fochessati, come la maggior parte delle affascinanti costruzioni che costeggiano via Mazzini, ha origini rinascimentali, quattrocentesche. Edificato per essere un importante dimora nobiliare, curiosamente venne convertito agli inizi del Novecento in magazzino.
Palazzo del Becco
Palazzo Del Becco deve il suo nome alla casata che si impegnò nella sua ristrutturazione, nel 1688. I conti Del Becco abitavano precedentemente vicino al Palazzo di Riserva e decisero di insediarsi qui quando Ranuccio II Farnese pretese la loro vecchia abitazione per costruire il Teatro Ducale.
Casa Colombani
Che Casa Colombani sia un luogo speciale è evidente: chiunque ci passi davanti non può evitare di gettare uno sguardo all’elegante portone sormontato dal tondo in cotto col trigramma cristiano, alla statuetta di San Giorgio crociato che osserva i passanti dall’alto della sua nicchia, alle grandi magnolie le cui foglie scure sorpassano il muro di cinta.
Casa di Biagio Rossetti
Questo palazzo è particolarmente importante per la storia di Ferrara: qui infatti visse Biagio Rossetti, l’architetto urbanista che progettò lo sviluppo rinascimentale della città alla fine del Quattrocento, il piano regolatore ante litteram conosciuto come Addizione Erculea.
Protetto da Irma
Le scorciatoie nelle intricate vie del centro storico mantovano non mancano e c’è chi le conosce a menadito e chi le imbocca per curiosità, infilandosi in quello che sembra un vicolo chiuso per scoprire dove si va a sbucare.
Princess Art Hotel
A dispetto di quanto sembra suggerire il nome dell’albergo, all’interno dell’elegante palazzo rinascimentale di via Mascheraio non ha mai abitato una principessa, bensì un artista: Leonardo da Brescia, vissuto nel Cinquecento.
Palazzo Carletti
Tra l’originale alveo del Po di Primaro – che corrisponde all’attuale via Ghiara – e i bastioni delle Mura Estensi, si apre un vero e proprio polmone verde.
Palazzo Taraschi
All’interno di Palazzo Taraschi, conosciuto anche come Casa Malatesta, cresce un giardino condiviso.
Palazzo Prosperi Sacrati
Il giardino di Palazzo Prosperi-Sacrati è un giardino da immaginare. L’edificio a cui appartiene fu realizzato in epoca rinascimentale per il medico personale del duca Ercole, messere Francesco da Castello, e sembra rivaleggiasse in bellezza e imponenza solo con il dirimpettaio Palazzo Diamanti.
Piazzetta Sant’Anna
In piazzetta Sant’Anna c’è un giardino che vale la pena andare a salutare: è privato ma l’accesso è libero, si può sbirciare anche semplicemente passeggiando per via Boldini ma vale la pena entrarci.
Fantasticheria
Il vecchio borgo di San Giorgio rappresenta molto più che uno scampolo di storia miracolosamente conservato: situato appena fuori dalle mura, è a questo pezzetto di terra — incastrato tra il Po di Volano e il romantico Po di Primaro — che si deve la nascita dell’intera Ferrara.
Convento di Santa Rita
Il Convento di Santa Rita è storicamente legato agli eremitani scalzi di Sant’Agostino, presenti in città dal 1621.
Chiostro dell’Annunziata
La chiesa della Santissima Annunziata, splendido esempio di stile manierista, venne fondata nel 1566 dal duca Ottavio Farnese. In realtà, un primo edificio dedicato all’Annunziata venne realizzato extra moenia, a sud della città, dove anticamente si trovava la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio.
Giardino D’Inverno
Questo giardino è talmente inaspettato e stupefacente, nascosto e sconosciuto, che quasi varrebbe la pena non descriverlo nemmeno, per non rovinare l’incantesimo che suscita entrarvi senza avere la benché minima idea di cosa si andrà a incontrare.
Palazzo Mella
Oggi oasi familiare di pace e tranquillità, una volta questo giardino apparteneva alle coltivazioni del vicino Monastero di clausura di Sant’Antonio in Polesine, il cui campanile si vede svettare oltre il muro di cinta.
Orto Botanico
L’Orto Botanico di Parma è tra i più antichi e affascinanti d’Italia. Una rigogliosa oasi di verde e silenzio che sfrutta con positivo gusto per l’innovazione una plurisecolare tradizione di studio e ricerca, per affrontare le sfide educative poste dal tempo presente, in materia di biodiversità e sostenibilità ambientale.
Un, due, tre…stella!
Certo quando si pensa ai giardini di Ferrara il pensiero viaggia subito agli ombrosi e suggestivi spazi lasciati aperti dall’Addizione Erculea, ai chiostri dei monasteri, alle eleganti corti rinascimentali. Ma anche il Novecento può riservare delle belle sorprese!
Liberty e natura
Invenzione e natura, ecco cosa si incontra all’interno della palazzina liberty di via XX Settembre, abitata dalla scultrice Mirella Guidetti Giacomelli.
Palazzo Filippo Gonzaga
In questo elegante palazzo di via Principe Amedeo si intrecciano la storia tramandata nei documenti ufficiali, scritta nei secoli dalle vicende delle dinastie nobiliari, e la storia dimenticata, recuperata a brandelli, quella delle famiglie travolte dagli avvenimenti.
Palazzo Rossi
Dentro l’archetipo. Il giardino di via Savonarola 34 è il sogno di un bambino, benevolo eppure misterioso, protetto dal suo confine certo eppure avventuroso e fantastico, nella misura in cui l’ombra e i fruscii tra gli arbusti suggeriscono la possibilità di eventi straordinari.
Stile italiano
Obelischi bizantini e clematidi rampicanti, statue venete, barchette porta anguille, palme e lucide foglie di acanto.
Palazzo Costabili
Uno dei punti di forza di Palazzo Costabili, capolavoro cinquecentesco dall’architetto Biagio Rossetti, è senza dubbio il giardino.
Conservatorio Arrigo Boito
Autorevoli scienziati e sempre più spesso anche illustri musicisti hanno speso studi, riflessioni e pagine per spiegare come mai i pomodori crescono meglio se ascoltano Mozart. Sarà vero? Se lo fosse si spiegherebbe facilmente la potenza e l’energia del grande glicine e della bella vite americana che vestono il chiostro del Conservatorio Arrigo Boito.
Palazzo Marchini
«Non sono più stata capace di mangiare albicocche da quando i miei alberi non le fanno più»
Cocci aguzzi di bottiglia
Questo giardino di via Coperta suscita da sempre grandissima curiosità: dalla strada si vedono ondeggiare nell’aria le chiome dei suoi grandi alberi e quasi ci si può fare il giro attorno, passando da via Coperta a via del Mellone, per finire su via Carlo Mayr.
Chiostro dei Paolotti
Dai paolotti ai pazzerelli, dagli studenti di fisica ai futuri insegnanti di filosofia. Il rilassato giardino di strada D’Azeglio ha accolto nei suoi tanti anni altrettante anime. Nacque – come buona parte dei giardini conservati in centro storico – all’interno di un convento, affidato ai religiosi minimi, chiamati anche paolotti, in ricordo del fondatore dell’ordine, San Francesco di Paola.
Palazzo Binder
Il giardino di via Carlo Mayr 120 è la classica tentazione dei curiosi.
Ex Convento San Cristoforo
La storia del Convento di San Cristoforo – oggi sede del Gruppo Pizzarotti – è tinta di rosa. Il complesso infatti si è distinto nei secoli per aver riservato una particolare attenzione all’educazione femminile, e ripercorrere le sue vicende è utile per capire come la società parmigiana ha trattato un argomento scottante, ovvero quello delle giovani considerate “perdute”.
Asilo Modello
In questo giardino probabilmente tanti mantovani si ritroveranno come Marcel Proust con in bocca un morso di madeleine, trasportati indietro nel tempo, agli anni sfocati dell’infanzia, senza nemmeno bene capire cosa sia successo e perché.
I Gatti Turchini
In una giornata di settembre del 1739 Charles de Brosses, conte di Tournay e filosofo francese, dopo aver lungamente passeggiato tra le vie del centro storico estense, raccolse così i propri pensieri.
Palazzo Chiassi
Forse non tutti sanno che via Chiassi deve il suo nome al colonnello Giovanni, precocissimo patriota garibaldino, combattente infaticabile, morto a soli 49 anni nella battaglia di Bezzecca, nel disperato tentativo di difendere l’abitato trentino di Locca dagli austriaci.
Palazzo Zanardi
In questo giardino si scende in profondità nella storia ferrarese, non solo metaforicamente: la curiosità dei suoi attuali proprietari e le operazioni necessarie al restauro del palazzo hanno fatto emergere dal sottosuolo strati e strati di vicende, certezze e domande.
Nel quartiere Arrivabene
Il giardino a cui si accede attraverso il passaggio di via Fratelli Bandiera guarda in realtà verso via Arrivabene, non solo geograficamente – perché l’accesso dal cancello sul retro corrisponde all’ingresso utilizzato una volta dalle carrozze – ma anche storicamente, perché il palazzo a cui inizialmente apparteneva è compreso nelle vicende dell’antichissima famiglia che diede il nome alla strada.
Palazzo Mansanti
I giardini di corso Vittorio Veneto sono tra i più recenti di Ferrara: nascono infatti nei primi decenni del Novecento, con l’urbanizzazione di una vasta area lasciata vuota dalla demolizione della Fortezza pontificia.
Tasso Centenario
Guardarsi attorno all’interno del cortile e del giardino di questo prezioso palazzo rinascimentale è un’opportunità preziosa, vale un viaggio nel tempo.
Palle e dadi
Il giardino di via Formignana 32 è poco più che un fazzoletto verde, dall’atmosfera allegra e familiare.
Chiostro di San Paolo
Il chiostro di San Paolo appartiene al vasto e affascinante monastero che, nell’anno Mille, il vescovo Sigifredo II volle dedicare all’Apostolo dei Gentili, ovvero a colui che diffuse il cattolicesimo tra i greci e i romani.
Palazzo Turchi – Fiaschi
Il giardino di via Brasavola 32 ha qualche problema identitario. Il palazzo a cui appartiene infatti ha molti nomi: Turchi ma anche Trotti e Di Bagno, Rondinelli e Buzzi.
Palazzo Ferrari
L’origine di questa porzione di città risale al tardo medioevo, quando via Marangoni era poco più che un sentiero e il quartiere nei documenti veniva indicato come Contrada Concularum, ovvero delle conche.
Palazzo Monini
Il giardino di via Borgovado si trova nel cuore del centro storico estense, ovvero all’interno del nucleo abitativo da cui ha origine Ferrara, il castrum bizantino sviluppato nel VII secolo.
Casa Betania
ll chiostro di Casa Betania oggi è un parco giochi allegro e sicuro: le mamme stendono i panni al sole vicino all’elegante pozzo centrale, i piccoli scorrazzano sulle biciclette nel tradizionale sentiero a forma di croce che ripartisce le aiuole.
Palazzo Schifanoia
Palazzo Schifanoia è celebre a livello internazionale per l’affresco rinascimentale dedicato al Ciclo dei Mesi.
Il villino
Spesso a Ferrara gli antichi palazzi abbracciano i giardini, nascosti come gioielli in uno scrigno.
Villa Laura
I giardini di via Linati hanno un carattere decisamente più arioso e moderno rispetto alle corti raccolte del centro storico. L’intera area è un prodotto di inizio Novecento, nato dalla soppressione delle mura farnesiane.
Palazzo del Mago
Come mai il Palazzo del Mago porta questo nome?
Tennis Club La Marfisa
Dove una volta cresceva il boschetto che collegava Palazzina Marfisa a Palazzo Bonaccossi oggi si incontra il Tennis Club, luogo imprescindibile per capire la Ferrara del Novecento.
Casa Giglioli
Il giardino all’angolo tra via Ugo Bassi e via Savonarola appartenne a numerose importanti famiglie ferraresi: ai Trotti, agli Alfonsini, ai conti Rondinelli, ai conti Lucchesini, e infine ai conti Giglioli, antichissima casata nobiliare che affiancò e accompagnò gli Este nel loro percorso alla conquista di Ferrara.
Convento di San Francesco
Il chiostro di San Francesco, silenzioso e raccolto, appartiene a un complesso conventuale davvero importante per Mantova, profondamente connesso alle vicende dei suoi governatori.
La porta scomparsa
Un giardino piccolo ma estremamente vivace e ricco di storia. La corte rettangolare si raccoglie all’interno di un palazzo di grande fascino, costruito nel 1496 e recentemente ristrutturato.
Giardini Valentini
Gli ombrosi Giardini Valentini oggi rappresentano una bella scorciatoia verde per chi vuole passare velocemente da corso Vittorio Emanuele II a via Chiassi, uno spazio pubblico che conserva il suo carattere segreto, ombroso e silenzioso, infilato tra i palazzi e nascosto dal traffico.
Palazzo Matteucci
Via Zemola è raccolta e quieta, poco frequentata, eppure è tra le vie più interessanti di Ferrara.
Palazzo Dalla Rosa Prati
Varcare la porta dell’elegante Palazzo Dalla Rosa Prati significa immergersi nel passato nobiliare di Parma. Non solo perché l’edificio ha origini antichissime, ed è documentato già nel Duecento tra le proprietà della famiglia Adami – famiglia alla quale apparteneva fra’ Salimbene de Adam, tra i più significativi cronisti dell’epoca. Anche e soprattutto perché a questo palazzo furono legati personaggi che ebbero un ruolo di primo piano nel determinare il corso della storia cittadina.
Ciao Primavera
In via Vecchie, non distante dall’antica bottega del pittore Cosmè Tura, si trova un giardino segreto discreto e tranquillo, ricco di piccole meraviglie.
Villa Angela
Villa Angela ha una storia curiosa, determinata da improbabili coincidenze che – osservate attraverso le lenti del celebre psichiatra Carl Gustav Jung – si potrebbero ritenere tutt’altro che casuali…
Centro Documentazione Donna
Un piccolo, delizioso e curatissimo giardino-pensatoio è stato ideato nello sghembo cortile interno di un’area storicamente nobile.
Chiostro dell’Università
L’ateneo di Parma è tra i più antichi del mondo. La sua lunga storia comincia prima dell’anno Mille, più precisamente nel 962, quando col decreto imperiale conferito da Ottone I al vescovo della città, si sancì l’istituzione di una scuola superiore di diritto, indirizzata alla formazione della professione notarile. Lo Studium, dopo esser stato soppresso da Gian Galeazzo Visconti nel 1387, si andò poi a rifondare nel 1412 come università, grazie a Niccolò III d’Este. La presenza del ferrarese in città è inconsueta, appartiene a una brevissima parentesi e soprattutto al feroce intrigo che portò Parma sotto il dominio dei Visconti, ma questa è un’altra storia.
Palazzo Graziadei
All’interno di questa residenza nobiliare rinascimentale, allargata e rivisitata nel Settecento, si trova un piccolo gioiello verde.
Ex Locanda Rinascita
Il giardino di via Concezione 4 non è sempre stato un giardino. Anticamente si crede possa essere stato il chiostro di un convento, come suggeriscono gli archi della loggia, che proseguono tamponati lungo il muro di cinta.
Palazzo Scroffa
La storia di questo affascinante palazzo è abbastanza dibattuta: spesso racconti e fonti divergono sui proprietari e sugli interventi svolti.
Casa Maria Clotilde
Capita talvolta che qualche anziano mantovano parli di via Conciliazione pronunciando un termine desueto, vagamente dialettale e suggestivo: Breda dell’acqua, nome che indica uno spazio ampio e libero vicino all’acqua, da coltivare o da urbanizzare.
La fontana di Serafini
Via della Sacca, così come le vicine via Croce Bianca e via Colomba, si collocavano fino a non troppo tempo fa all’interno del “quartiere a luci rosse” di Ferrara.
Abbazia di San Giovanni
Difficile ripercorrere la storia di questo monastero prima del 1477, data in cui un grande incendio distrusse l’intero complesso. Del precedente convento, fondato nel 983 per volere del vescovo Sigifredo II, in sostituzione di un oratorio dedicato a San Colombano, si sa poco.
Orto pensile
Non sono molti i giardini conservati lungo il Rio, poco più che una decina.
MEIS
Il grande edificio conosciuto oggi come MEIS, acronimo del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, ha una storia tutto sommato recente eppure particolarmente dolorosa.
Palazzo Amaducci
Lungo la via più antica della città, questo grazioso giardino è situato all’interno di un palazzo medievale, ristrutturato negli anni Sessanta.
Casa Rimini Gallico
Il sapore di questo giardino è antico e dolce. Sa di chiacchiere al tramonto, di bambini che giocano a nascondino tra i cespugli e dietro le colonne, di racconti che si tramandano e di sigarette fumate all’ombra.
Palazzo Guerrieri
In via Colomba 25, nel cuore dell’antico quartiere di San Nicolò, si incontra una graziosa e tranquilla corte scoperta, una piccola bomboniera ricca di piante coltivate in vaso e a terra.
Centro Santa Maria ai Servi
Dai servi ai mutilatini. Parma è disseminata di grandi e piccoli conventi, ciascuno dei quali è stato condotto attraverso i secoli da una o più comunità religiose, ha affrontato crisi economiche e politiche, ha superato le difficoltà e gli espropri voluti da Napoleone per affacciarsi alla contemporaneità e chiedersi: adesso chi sono?
Dentro il Novecento
Il giardino di via Manini è un classico esempio di verde borghese, ordinato e riservato: dietro la staccionata in cemento cresce la siepe di photinia che delimita il perimetro della proprietà e garantisce l’intimità dello spazio, senza però creare una barriera troppo fitta con l’esterno.
Chiostro delle Maestre Luigine
Nascosto dietro la chiesa gotica di San Sepolcro, a due passi dalla trafficata strada Repubblica, si conserva il silenzioso chiostro delle Luigine, considerato un unicum tra quelli della stessa epoca rinascimentale. In quest’area il primo complesso religioso venne costruito nel XIII secolo, ma di esso non è rimasta traccia.
Palazzo Spisani – Lemokò
Questo giardino — la cui superficie supera i duemila mq — originariamente apparteneva a un’area verde molto più estesa, di pertinenza di un grande palazzo del 1400 che ora non esiste più: Palazzo Fiaschi, edificio che sorgeva sull’area dove successivamente è stata realizzata via Byron, affacciato su via Garibaldi.
Il giardino dell’architetto
I rami degli alberi di questo splendido giardino, fresco e ombroso, si scorgono spuntare dalla strada.
Il Campanile
Questo piccolo giardino nasconde un grande e vistoso segreto.
Sull’acqua
Il piacevole giardino di via Govi ha un’impostazione moderna e aggraziata, un bel prato curato e tanti arbusti e fiori a punteggiare l’isola verde.
Archivio di Stato
Tra via Dottrina Cristiana e via Roberto Ardigò si trova un ampio giardino, la cui storia si dipana anch’essa curiosamente tra religione e formazione, determinata dalla influente presenza dei gesuiti e dallo sviluppo della prima università, che il filosofo positivista Ardigò frequentò da studente prima, e da docente poi.
Parco Andreas Hofer
Tra i parchi cittadini quello dedicato ad Andreas Hofer, nel cuore del quartiere di Porta Giulia, è tra i più recenti, e probabilmente il più curioso. Esso infatti è stato realizzato negli anni Ottanta, per ricordare il comandante tirolese condannato a morte per volere di Napoleone, nel 1810.
Orti sociali di Porta Giulia
Quando lo scrittore Charles Dickens soggiornò a Verona, trovò il tempo per una piccola gita. Scriverà nelle sue memorie di essere arrivato «at the rusty gates of the stagnant Mantua», ovvero: alle porte arrugginite della stagnante Mantova.
Il giardino pensile
Nella piccola corte di borgo Tommasini, a saperla guardare col giusto occhio, riassume in pochi metri quadrati – attraverso la stratificazione edilizia – le innumerevoli trasformazioni vissute dalla città.
Nei vecchi orti del monastero
L’allegro giardino di Borgo Scacchini 7 sembra essere appartenuto in origine – così come gli appezzamenti vicini – a un distaccamento del Monastero delle Grazie, che ospitava le iniziate alla comunità e una foresteria, come testimoniato dagli angusti dormitori scoperti nel vicino palazzo dei conti Cesarini. Oggi contraddistingue questo spazio la felice commistione di fiori, frutta e verdura.
Casa Circondariale
Quando si pensa agli orti segreti di Mantova il pensiero corre immediatamente ai conventi e alle produzioni monastiche, a una tradizione antichissima di silenzio e contemplazione mistica. In realtà l’orto più inaccessibile della città è decisamente più giovane e animato.
Palazzo Cesarini
Fonti certe sulla storia di questo palazzo non ce ne sono. Ma ci sono degli indizi e delle forti probabilità che collegano l’edificio alla famiglia che fu talmente importante e celebre da cedere il suo nome all’intera strada. Borgo Scacchini non si è sempre chiamato così: fino all’Ottocento era conosciuto come Borgo Cesarini, in onore dei fratelli Simon Pietro e monsignor Carlo, rispettivamente cavaliere e segretario – oltre che ministro a Roma – del duca Ranuccio II.
Palazzo Soardi
Palazzo Soardi, successivamente noto come Taxis della Torre, nacque tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento come dimora patrizia, atta a ospitare l’importante famiglia bergamasca a cui i Gonzaga avevano affidato significativi incarichi pubblici e ruoli di rilievo.
Antica Cereria
In questa insospettata oasi vegetale, bisogna immaginare fino a qualche decennio fa la frenesia tipica dell’impresa ben avviata.
Nel Vecchio Macello
Quante anime può avere un giardino? Di solito la sua personalità rispecchia quella del giardiniere: può essere espansiva o timida, rigorosa, esuberante, nostalgica, avanguardista, esagerata o minimalista. Ma quando i giardinieri sono 33 cosa succede?
Sorpresa!
Il giardino di Borgo Regale 21 è sinceramente insospettabile.
Palazzo Benzoni
La storia di Palazzo Benzoni comincia nel 1480 e si mescola a quella di tante nobili famiglie: dai Malatesta ai Cattanei, dai Facchini ai marchesi di cui ancora oggi porta il nome – ricordati nella toponomastica cittadina soprattutto per il sacrificio del colonnello Gaetano Benzoni, ucciso nello Yemen nel 1909, assaltato durante una spedizione.
Palazzo Micheli Torracca
Già dall’ingresso Palazzo Micheli Torracca testimonia il proprio legame con la storia del Risorgimento italiano, e più in generale con un sentimento patriottico che si rinnova nel tempo per affrontare situazioni e sfide diverse.
Micropaese
Un paese affacciato su un giardino. Questo è l’effetto che fa entrare all’interno della vasta area verde del condominio San Giovanni, punteggiata da grandi e profumati cespugli di ginepro, modellati come inconsueti parallelepipedi.
Giardino Segreto
Romanticissimo, ricorda quelle fascinose e nostalgiche foto in bianco e nero dove giovani spose pallidissime sorridono di tre quarti al novello marito, circondate da fronde e fiori.
Casa del Mantegna
Bastano sette anni a imprimere un’impronta indelebile nella toponomastica cittadina? Certo, se ti chiami Andrea Mantegna.
Chiostro di Sant’Uldarico
Il complesso di Sant’Uldarico affonda le sue radici nel passato medioevale della città.
Palazzo di Bagno
Il palazzo dove oggi ha sede la Provincia di Mantova ha una storia molto antica. Fu costruito nel 1537 per i marchesi conti Guidi Di Bagno, famiglia nobile di origine longobarda, che ha cresciuto vari rami a partire dalla Contea di Bagno di Romagna.
Palazzo Barbetta
Se in vicolo Albergo non ci sono alberghi, come mai si chiama così? In verità l’albergo c’era, ed era il più lussuoso dell’intera città, ma per scoprirlo bisogna entrare all’interno del maestoso palazzo rosso pompeiano affacciato su via Cavour.
Civici molteplici
A due passi dalla casa di Andrea Mantegna, nell’antica contrada di San Sebastiano, si trova un bel giardino, soleggiato e tranquillo. Il posto ideale per leggere e riposare.
Casa Nuvolari
Un villino giallo. Semplice, no? Ci si potrebbe camminare davanti cento e altre cento volte senza notare nulla.
La Zecca dei Gonzaga
Nell’anno che la città di Mantova dedica al genio di Giulio Romano – talentuoso allievo di Raffaello Sanzio, invitato a presiedere alle architetture e alle arti presso la corte dei Gonzaga – poter visitare il giardino di via Chiassi 38 rappresenta un’opportunità preziosa.
Serre del Parco Ducale
Tutto si può dire del Parco Ducale tranne che sia un giardino segreto, eppure all’interno di questa vasta area verde c’è un angolo sul quale vale la pena soffermarsi. Si tratta dello spazio appartato, protetto da una fitta cinta di siepi, in cui si trovano le serre.
Oasi delle Capinere
Il Giardino delle Capinere è un’oasi verde gestita dalla Lipu dal 1992.
Parco della Cittadella
Nell’avventuroso turbinio di fughe, duelli e intrighi descritto da Stendhal nel celebre romanzo La Certosa di Parma, la Cittadella ha un ruolo di primo piano.
Casa del Bambino
L’elegante edificio in mattoni vicino alla chiesa di San Maurelio è antico quanto lo stesso luogo di culto: fu costruito in epoca rinascimentale per ospitare il convento dei cappuccini.
Casa Beata Osanna
Il giardino di Casa Andreasi, per essere apprezzato fino in fondo, ha bisogno del silenzio. Si tratta infatti di uno spazio votato alla meditazione, alla preghiera e alla contemplazione.
Palazzo Balbo
L’elegante palazzo rinascimentale che si incontra in via Borgo Leoni 70 venne edificato nel 1493 per il nobile vicentino Scipione del Sale. La proprietà col tempo passò a diverse altre casate.
Arrampicata rosa
Una passeggiata lungo corso Ercole I d’Este non si può considerare completa se non si cede alla tentazione di esplorare i suggestivi viottoli laterali, mossi dalla curiosità di guardare più da vicino un portone particolarmente severo o una pianta dai colori sgargianti.
Istituto San Vincenzo
I ferraresi che da piccoli hanno frequentato l’asilo dell’Istituto San Vincenzo questo giardino dovrebbero ricordarlo: arioso e ricco, distribuito geometricamente in vaste campiture bordate di iris e di rose, attraversato da passaggi lastricati e da una lunga fila di sedute in pietra, appoggiate su piedi di leone scolpiti.
Nell’orto
Questo brano di verde incastrato tra le case e i condomini, con i suoi alberi di alloro accuratamente modellati, il pozzo sopraffatto dall’edera e le verdure coltivate in file ordinate, è quasi un unicum nel quartiere.
Palazzo Pieraccini
Un giardino semplice e familiare, un passaggio segreto inaspettato, utilizzato fino a pochi anni fa dai ferraresi che coltivavano i propri orti tra vicolo del Parchetto e viale della Certosa.
Villa Masieri
All’inizio del Novecento viale Cavour era la strada più moderna di Ferrara: collegava la nuova stazione ferroviaria al centro storico e offriva una serie di servizi innovativi.
Picasso Food Forest
Avrebbe mai immaginato Pablo Picasso che oltre a musei e istituzioni culturali, sarebbe stata inaugurata a suo nome una foresta alimentare?
Villa Amalia
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento viale Cavour divenne l’asse portante della Ferrara moderna, perché collegava la stazione al centro: la strada nacque nel 1862, con l’interramento del canale Panfilio — scavato nel 1601, dedicato al papa Innocenzo X, Gianbattista Panfili.
Camaleonti e souvenir
Le prime notizie che si hanno di questo splendido palazzo risalgono al 1700, riportate nel catasto voluto da Maria Teresa d’Austria, ma l’edificio è verosimilmente molto più antico.
Palazzo Sabbioni
Nel cuore della città medievale, ovvero nel dedalo di strade e stradelli che contraddistingue l’antico castrum bizantino, si incontra via Cammello. Ma davvero?
Casa Ariosto
«La casa è piccola ma adatta a me, pulita, non gravata da canoni e acquistata solo con il mio denaro».
Palazzo Soragna
La storia di questo imponente palazzo è legata a doppio filo alla storia di Palazzo Dalla Rosa Prati. Esso infatti fu la prima residenza della nobile famiglia modenese, che lo scelse come propria dimora urbana quando – nella metà del Quattrocento – decise di trasferirsi a Parma.
Piante e arte
Il giardino di vicolo del Parchetto 15 non è timido né segreto.
La riserva del Duca
Vicolo del Parchetto è una zona molto particolare di Ferrara, spesso sconosciuta a tanti ferraresi.
Il giardino magico
Quante anime può avere un giardino? Certo ve ne sono di contemplativi e raccolti, perfetti per leggere e pensare in tranquillità, e di vanitosi, fatti per essere ammirati. Ve ne sono anche di allegri e creativi, giardini che rappresentano per tanti bambini e bambine un’opportunità per crescere, fare esperienze, intrecciare relazioni, come appunto il Giardino Magico.
Palazzo Guarini Giordani
Palazzo Guarini Giordani si affaccia su corso Ercole I d’Este, sullo stesso incrocio dove sorge Palazzo Trotti Mosti.
Palazzo Bonazzi Polacco
Il giardino di Palazzo Bonazzi Polacco non è timido e nemmeno riservato: chiunque attraversi il ponte di via Massari non può evitare di lanciare un’occhiata ammirata al grande albero di cachi che si sporge verso il rio a salutare i passanti.
Palazzo Pesaro
Il giardino di via Mascheraio 14 è un gioiello inaspettato: nulla dalla strada fa presagire la bellezza e la ricchezza di questo riservato ed elegante spazio verde.
Hotel Duchessa Isabella
Il piccolo giardino dell’Hotel Duchessa Isabella nasconde una grande storia.
Palazzo Scacerni
Il giardino di Palazzo Scacerni è il classico giardino segreto: dalla strada non si può nemmeno intuire la sua presenza.
Palazzo Schizzati
Ci sono luoghi dove il tempo scorre come un grande fiume in una giornata senza vento. Certo si muovono i giorni e gli anni, come l’acqua trasportata verso il mare, ma sembra che nulla scalfisca il fluire, neppure una piccola onda. In altri luoghi il tempo è meno placido e benevolo, come se davvero fosse impossibile vivere in pace. Palazzo Schizzati è tra questi.
Rustico
C’è sempre un buon motivo per esplorare e provare a capire la storia e il significato di un giardino nascosto tra le vie e i vicoli del centro.
Associazione Nadiya
Gelsomini, camelie, rose, ortensie, gerani, menta, glicine, palme, cactus, incenso, lauro, calle, ibisco giallo, blu e rosso. Quante piante diverse possono crescere insieme sotto un fazzoletto di cielo, incastrato tra i palazzi di via Frescobaldi?
Palazzo Brunelli
Un classico: dalla strada non si vede nulla, una volta superato l’androne si apre un piccolo paradiso, colorato dalle camelie, i gerani, la pervinca, la clivia, le azalee e le rose.
Palazzo Castiglioni
Palazzo Castiglioni, costruito in epoca medievale e sormontato dai caratteristici merli ghibellini, è famoso per essere una delle residenze nobiliari più antiche della città. Secondo l’opinione comune fu costruito e abitato dai Bonacolsi, ovvero dalla famiglia che per prima dominò e guidò la città, spodestata nel 1328 da Luigi Corradini di Gonzaga.
Convitto Maria Luigia
L’odierno Convitto Maria Luigia è l’erede dell’omonimo collegio nato a inizio Ottocento, dalla fusione dell’antico Collegio Lalatta e del Collegio dei Nobili. Si tratta di un’istituzione secolare che ha formato migliaia di studenti, bacino dal quale ha attinto per anni la classe dirigente del Ducato di Parma.
Giardino dei Semplici
Dei tanti spazi verdi che impreziosiscono il “palazzo in forma di città” conosciuto come Palazzo Ducale, magnificente residenza dei Gonzaga dal 1328 al 1627, il Giardino dei Semplici è il più antico.
Tasso centenario
Un piccolo giardino domestico, custodito all’interno di un suggestivo palazzo del 1500.
Palazzo Marfei
Palazzo Maffei è molto antico: i primi documenti lo segnalano già nel 1497. Nella mappa di Ferrara realizzata nel 1597 dal Borgatti è assegnato alla famiglia Zerbinati, con un cortile che si estendeva fino a via Frescobaldi, chiamata all’epoca via delle Pettegole.
Palazzo Mauri
Non sempre i giardini seguono la sorte dei palazzi per cui erano stati creati. Questo è il caso di Palazzo Mauri. L’edificio sorge nell’area della Fontana Valoria, che presta il nome al borgo: scavata nel 1403, serviva a rifornire d’acqua i mulini quando fuori dalle mura i nemici sbarravano l’accesso alle principali arterie idriche.
Chiostro di San Barnaba
Raccolto e silenzioso, il chiostro di San Barnaba affonda le sue radici nel passato remoto della città. Al culto dell’apostolo – conosciuto inizialmente come Giuseppe di Cipro, predicatore compagno di San Paolo e martire – fu dedicato un oratorio già nell’860, ma in un sito diverso da quello attuale.
Casa Romei
Casa Romei deve il suo nome al ricco mercante Giovanni Romei, figlio di un commerciante di panni di lana, che nel corso della sua vita – oltre ad ampliare significativamente l’attività di famiglia – seppe guadagnare presso gli Este un ruolo di primo piano.
Cortile di pietra
«L’aspetto dell’insieme è di grande squallore, non dissimile a quello che si riscontra in tante altre antiche e belle case ferraresi, oggi degradate a rudere o tugurio»
Pianeta Fresco
Pianeta Fresco è due cose. Una più famosa e una meno famosa, almeno per ora. La prima è la rivista beat fondata negli anni Sessanta da Fernanda Pivano e il marito Ettore Sottsass, con la collaborazione di Allen Ginsberg, ideatore del titolo.
La seconda è una villa appena fuori Parma, situata nella campagna di Torrile, trasformata dall’associazione OTTN project in centro di cultura contemporanea.
Casa Minerbi Del Sale
Al giardino vero e proprio si accede attraverso un atrio in legno decorato, austero ma non tetro.
Palazzo Mase Dari
Non sempre si hanno chiare notizie rispetto ai giardini: chi li ha voluti, quando li ha creati, per quale motivo o occasione. Qui invece i dati sono tutti certi.
Palazzo Malagò
Dove poteva trovarsi questa splendida vite se non in via Vignatagliata? «Mio nonno ha acquistato la proprietà nel 1935, non sappiamo quanti anni abbia la pianta ma sappiamo che era già lì», racconta Silvia.
Palazzo Strozzi-Sacrati
Difficile inquadrare con precisione questo affascinante giardino.
Sereno Soggiorno
Dalla Minestra dei Poveri alle ricette filippine, dai giochi dei bambini alle attività ricreative per gli anziani: si trova davvero di tutto nel parco della casa albergo Sereno Soggiorno, anche un banano!
Palazzo Marchi
Già dalla facciata neoclassica di Palazzo Marchi, rivestita in finto bugnato, si intravede il giardino collocato in fondo al cortile, oltre l’imponente e arioso androne. In mezzo alla vegetazione spicca la fontana in pietra, sorretta da tre amadriadi, figure mitologiche che vivono vicino agli alberi, di cui spesso rappresentano l’incarnazione.
Palazzo Bottoni
Situato accanto alla Chiesa di Santo Spirito, già dal sagrato questo originale giardino si fa notare per il cancello in ferro battuto colorato, realizzato nel 1927.
Palazzo Lampugnani
Quanta tranquillità ispira l’ombrosa prospettiva di Palazzo Lampugnani, che dalla chiassosa strada Repubblica si allunga come un cannocchiale verso il placido giardino? In fondo al corridoio si staglia, al centro di una bella aiuola circolare, punteggiata di pervinca, la statua neoclassica che ritrae un giovane uomo che tra le mani regge un’anfora e una tazza, con una pelle di leone che gli scende dal braccio. Personaggio misterioso, a metà strada tra una divinità fluviale e un novello Ercole.
Ex Ortaglia
Come ad Alice basta un passo per cadere nella tana del Bianconiglio e approdare magicamente in un’altra dimensione, in piazza Polveriera basta sorpassare il cancello e il giardino fiorito di una insospettabile villetta per finire all’interno di un bosco misterioso, fitto e piacevolmente inquieto, ampio ma non illimitato, circondato da un muro.
Palazzo Rizzieri
L’area verde che si può ammirare in via delle Vigne 14 non è un giardino quanto un vero e proprio parco.
Palazzo Carli
Un giardino che guarda alla Gran Bretagna, in tutti i sensi, disinvolto come solo i veri inglesi sanno essere.
In musica
Quello di via Piangipane 69 è un giardino d’altri tempi. Ombroso e lussureggiante, vecchio stile, con aiuole informali disegnate con gli scarti di marogna, ovvero con i residui della bruciatura del carbone.
Palazzo Miari
Passeggiando lungo strada Repubblica è impossibile non notare il portone sovrastato dal volto in pietra di un satiro barbuto, circondato da diversi fauni e faunesse agli angoli. Corrisponde all’ingresso di Palazzo Miari, la cui facciata viene attribuita al Vignola e – come riporta il Donati – venne scoperta al pubblico in occasione dell’ingresso in città di Maria del Portogallo, sposa di Alessandro Farnese, il 24 giugno 1566.
C’era una volta…
Nascosto all’interno di via Piangipane, questo cortile fino al 1949 ha rappresentato un ritrovo imprescindibile per chi, dalla campagna, arrivava a cavallo in città.
Bosso Curioso
Che la composizione urbanistica dell’Oltretorrente sia particolarmente fitta e complicata non è una novità. Nello storico quartiere popolare, la densità delle abitazioni ha motivato negli anni Trenta una serie di pesanti interventi atti a svuotare e bonificare. Lo sventramento di interi borghi venne spiegato dagli amministratori con necessità igieniche.
In the Ghetto
Alla fine del Cinquecento l’area che va dall’attuale piazza Trento e Trieste a vicolo Vignatagliata apparteneva a Monsignor Alessandro Boiardo, canonico e fine intellettuale, apprezzato frequentatore del clero vaticano, vicino sia a Papa Sisto V che a Papa Urbano VII, che lo insignirono del titolo di Camarier d’Honore.
Minimal
Nel cuore della vecchia Mantova c’è spazio per la contemporaneità? A giudicare dai romantici sampietrini che costellano via Concezione verrebbe da rispondere: difficile.
Ricordi di guerra
Anche lungo la rumorosa via Carlo Mayr, arteria nevralgica della vita notturna ferrarese, si possono incontrare inaspettate oasi di pace.
Via della Salute
Le colorate casette a schiera di via della Salute rappresentano uno dei primi esempi italiani di case popolari. La loro genesi merita di essere approfondita, a partire proprio dal nome della strada, che in origine si chiamava Borgo della Morte. Leggenda vuole che questo lugubre appellativo derivasse dalla malsania del luogo – comune d’altra parte all’intero quartiere Oltretorrente, storicamente tra i più poveri di Parma. In realtà è più probabile che arrivi dalla Confraternita della Buona Morte, attiva dal 1811 presso la vicina parrocchia di San Tommaso.
Orto Botanico
L’Orto Botanico di Ferrara venne istituito ufficialmente nel 1771 e aveva sede nel cortile interno di Palazzo Paradiso, oggi Biblioteca Ariostea in via Scienze.
Esperimenti vegetali
Questo ricercato giardino, per essere apprezzato fino in fondo, va osservato bene. Nasce infatti da una curiosità botanica non comune.
Terraviva
La prima volta che si visita Terraviva a stento si riesce a credere che sia reale: è un vero e proprio angolo di campagna custodito all’interno della città, dove si incontrano campi coltivati, orti condivisi, arnie per la produzione del miele, frutteti e arboreti, una capanna per la vendita diretta, sentieri segreti, caprette e galline che razzolano indisturbate e tanti giochi per bambini sparpagliati in mezzo alla natura.
Giardino Zoologico
Benvenuti nel Novecento! Non tutti i giardini cittadini risalgono ai lontani tempi andati, non tutti sono stati voluti per il fasto delle antiche casate nobiliari. In questa porzione di città, a due passi dalla Cittadella, sfilano, una vicina all’altra, ville e villette costruite nei primi decenni del Novecento.
Chiesa di Santa Maria
Il piccolo giardino nascosto dietro la Chiesa di Santa Maria della Carità per molti mantovani è uno scrigno di ricordi.
Palazzo Rizzoni
Il piacevole giardino di via Madama, come buona parte delle proprietà circostanti, apparteneva anticamente al grande Convento di San Girolamo, costruito per ospitare i frati gesuati.
Tiro a segno nazionale
La sede ferrarese del Tiro a Segno Nazionale si posiziona dove corso Ercole I d’Este incontra le mura rinascimentali.
Casa degli angeli
Il vasto e curato parco che circonda Villa Zappaterra è noto soprattutto perché ha ospitato, per sei secoli, le tombe di dieci membri della famiglia estense, che tuttora si possono vedere nel sottobosco, non lontano dall’abitazione.
Casa Madre dei Saveriani
Basta girare attorno alla casa madre dei Missionari Saveriani per trovarsi improvvisamente in un film di Wes Anderson. La struttura, che su viale San Martino mostra ai passanti una severa facciata in laterizio, dominata dalla statua in bronzo del Redentore, sul retro si rivela completamente intonacata di verde oliva. Sarà per questo colore che sa di Danubio, sarà per la straordinaria imponenza della costruzione, sarà per il ritmato susseguirsi delle finestre, sarà per la terrazza rialzata che evoca concerti all’aperto e orchestrine eleganti: l’impressione di trovarsi sul set di Grand Budapest Hotel è fortissima.
Casa Scarpari Forattini
Su palazzo di via Mazzini 20 non ci sono molte notizie, probabilmente si può attribuire a Cesare Scarpari Forattini, dottore in legge, alla cui memoria il figlio Virgilio volle dedicare una fondazione creata per accogliere, nella loro villa in campagna a San Silvestro, gli anziani più fragili o in difficoltà.
Palazzo di Giulio Sacrati
Il giardino all’angolo tra corso Ercole I d’Este e via Arianuova appartiene a un palazzo rinascimentale, di cui si ha traccia già nel 1597 – stando alla mappa redatta nell’aprile del 1892 dall’ingegnere Filippo Borgatti per il V° Centenario dell’Università Estense, che ricostruisce la città di Ferrara al momento della successione tra la Corte Estense e lo Stato Pontificio.
Palazzo Zappaterra
Un giardino nuovo di zecca, nella vecchia Ferrara. Succede in corso Ercole I d’Este, all’interno di una proprietà che ha appena concluso il restauro.
Villa Ester
Che la coltivazione di verdure e la cura delle piante facilitino la socialità è cosa nota. Chi non vorrebbe carpire i segreti delle meravigliose ortensie o dei saporitissimi pomodorini del vicino? Spesso le relazioni tra i nuovi e i vecchi abitanti di un quartiere cominciano così, con un commento sulla rosa banksiae che spunta dalla rete, o una domanda sul carciofo in vaso.
Poteva dunque la prima Casa del Quartiere di Parma non dotarsi di un bel giardino e di un orto condiviso? Assolutamente no, tanto che proprio l’allestimento verde è stato al centro del primo intervento programmato per arricchire e rendere sempre più accoglienti e ospitali gli spazi esterni di Villa Ester.
Medievale
Via del Carbone – che si srotola tortuosa da via delle Volte – è sicuramente tra le strade più antiche di Ferrara, incastrata nel cuore del nucleo medievale.
Convento dei Carmelitani
Accanto all’elegante Palazzo Beccaguti Cavriani si trova la chiesa barocca di Santa Teresa e San Giuseppe. Contiguo e congiunto al luogo di culto c’è il sobrio e pacifico convento abitato dai carmelitani scalzi.
Palazzina del Comandante
Il parco che accompagna la Palazzina del Comandante è un luogo dalla storia complessa e poco conosciuta, nonostante si trovi in pieno corso Giovecca, una delle principali arterie di traffico cittadino.
Giardino delle Duchesse
Situato nel cuore del capoluogo estense, il Giardino delle Duchesse è un luogo di grande rilevanza storica e architettonica, impoverito purtroppo da lunghi anni di abbandono.
Natività Nascosta
Com’è tipico del centro storico mantovano, guardandosi attorno nel giardino di via Principe Amedeo è difficile inquadrare il contesto storico in cui ci si trova
Smiling International School
Il giardino di corso Porta Mare 117 è decisamente originale: non appartiene a una famiglia o a un condominio, è il giardino dei bambini che frequentano la Smiling International School, disseminato di giochi, altalene e strutture colorate.
Giardino Gatteschi Baracchi
Giardino Gatteschi BaracchiBorgo Scacchini 11, ParmaL’aspidistra in vaso è una certezza. Diffusissima nell’Inghilterra vittoriana, ebbe anche in Italia un grande successo nel Novecento. Addirittura veniva soprannominata “pianta delle macellerie”, dato che è l’unica...
Mirto?
Parva sed apta mihi. Il giardino di corso Porta Mare fa venire in mente le parole usate da Ludovico Ariosto per descrivere la sua casa: piccola ma adatta a me.
Condominio La Vigna
È difficile associare la parola condominio al complesso abitativo La Vigna, luogo di incanto e grandissima fascinazione, un vero e proprio tesoro verde nel cuore del centro estense.
Palazzo Calcagnini
Palazzo Calcagnini, dagli anni Novanta sede di Confindustria Ferrara, vanta una storia lunga e appassionante.
Giardino segreto
Per accedere al giardino segreto, bisogna oltrepassare l’appartamento segreto. Ovvio, no? Questo spazio fu progettato da Giulio Romano per Federico II, tra il 1530 e il 1534.
Casa Bovelli
Di Casa Bovelli, dimora nei secoli di conti e nobili, si ha per la prima volta notizia a metà del XVI secolo, ma l’edificio sembra risalire all’inizio dello stesso secolo.
Caravanilia
Questo grazioso e curato giardino in origine era un orto: apparteneva infatti alle terre coltivate dal vicino monastero di Santa Chiara, dove vivevano le clarisse cappuccine.
Residenza Santa Chiara
Il giardino principale della residenza Santa Chiara è senza dubbio un carattere decisamente particolare, sia per la storia del complesso architettonico in cui è inserito, sia per la destinazione che ha assunto negli anni.
Palazzo Torelli
Il palazzo conosciuto oggi come sede dell’azienda Manerba, fondata nel 1969 da Sergio e Federica Manerba per disegnare e realizzare prestigiosi arredi da ufficio, ha un passato antico e nobiliare.
Santa Maria delle Grazie
La storia del convento di Santa Maria delle Grazie, chiamato comunemente Santa Maria di Mortara, ebbe inizio negli ultimi anni del Quattrocento quando alcune monache provenienti da Mortara – in provincia di Pavia – si trasferirono a Ferrara attratte dalle agevolazioni promesse da Ercole I d’Este.
Palazzina Marfisa d’Este
In epoca rinascimentale la comunicazione tra Palazzo Schifanoia, Palazzo Bonacossi e questa Palazzina — che prese il nome dalla sua proprietaria, la principessa Marfisa d’Este — avveniva attraverso i giardini, lungo percorsi immersi nella vegetazione, che assieme componevano uno scenografico disegno urbanistico.
Palazzo Aventi
Palazzo Aventi venne costruito a metà del XVI secolo per volere del duca Alfonso I per Laura Dianti, che fu la sua amante dopo la morte della seconda moglie, Lucrezia Borgia, e che probabilmente sposò in terze nozze.
Giardino dei Sensi
Le serre, i cosiddetti giardini d’inverno, sono state inventate dell’uomo per permettere alle piante più fragili di sopravvivere ai mesi più freddi. Questo storicamente è il loro primo compito, certo. Di recente però hanno cominciato a sperimentare altre funzioni, diverse ma non troppo.
Mediterraneo
La storia di questo luogo – palazzo e giardino – è abbastanza sconosciuta. La costruzione, soprattutto per la sua facciata, a Ferrara è unica nel suo genere: la fondazione – basandosi sulla merlatura alta – si potrebbe collocare nel Settecento, l’eclettismo delle decorazioni fanno pensare a una trasformazione subita nel tardo Ottocento.
Convento di San Francesco
La storia di questo rigoglioso brolo non è semplice, come apparentemente potrebbe sembrare. L’appezzamento da qualche anno è curato da Fra Graziano, e per conoscere il motivo bisogna tornare indietro almeno fino al 1200.
Palazzo Trotti-Mosti
Palazzo Trotti-Mosti fu costruito nel 1493 per una famiglia veneta che decise di affidare il progetto ad un architetto di scuola rossettiana o, secondo alcuni, allo stesso Biagio Rossetti.
Palazzo Bonazzi
Questo vicolo angusto conserva il nome che in origine veniva attribuito all’intera via del Carbone, e che sembra fare riferimento ad un antico lupanare.
Giardino dell’Esedra
Palazzo Te è l’opera più grande e importante realizzata da Giulio Romano a Mantova: fu costruito su un’isola alle porte della città per volere di Federico II Gonzaga, tra il 1525 e il 1535, e successivamente ampliato da Vincenzo I.
In discesa
Un giardino dove correre, lungo e stretto, in discesa a ricordarci che una volta via Piangipane corrispondeva all’argine dell’antico tracciato del Po, e forse qualcosa di quell’antica sponda rialzata resta ancora, sotto le case basse.
Palazzo Marchioni Pareschi
Il giardino a cui si accede dalla stretta via Roversella appartiene all’elegante Palazzo Marchioni Pareschi, affacciato su via Cosmè Tura, costruito tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento e attribuito al celebre Giovanni Battista Aleotti.
Palazzo Gulinelli
Palazzo Gulinelli è sicuramente uno degli edifici più interessanti di Ferrara. Cenni riguardanti la sua costruzione si hanno in contemporanea con l’edificazione del vicino monastero di Santa Caterina Martire, che risale al Cinquecento.
Collegio di Sant’Orsola
Quanti ricordano, da piccoli, il Collegio delle Orsoline? Dopo lunghi anni di chiusura lo splendido complesso torna a brillare e il suo bel giardino – seppur cambiato – sicuramente saprà ispirare in tanti “ciroli d’na volta” memorie d’infanzia.
Palazzo Alinovi
Palazzo AlinoviBorgo Santa Chiara 4, ParmaIn borgo Santa Chiara si trova un bellissimo giardino, che custodisce una storia ancora più bella. Il palazzo pare appartenesse al convento delle francescane, affidato poi alle monache velate di Santa Chiara, di cui la strada...
Palazzo Gatti Casazza
La città è costruita su arterie che si percorrono periodicamente, immancabilmente: alcune assi viarie non possono essere evitate.
Palazzo Magnaguti
Questo bel palazzo si nota solitamente passeggiando lungo via Giulio Romano per l’elegante balcone angolare, abbellito dalla ringhiera in ferro battuto decorata con motivi floreali, e le tre piccole pigne a marcare gli angoli.
Zen
Chi l’avrebbe mai pensato, di incontrare un tranquillo giardino meditativo a due passi dalla trafficata strada Massimo D’Azeglio?
Palazzo D’arco
In un contesto architettonico segnatamente rinascimentale come quello mantovano, punteggiato di corticelle e ordinati orti conclusi, lo splendido giardino romantico di Palazzo d’Arco può considerarsi un’invenzione recente, o quasi.
Le aiuole di Livia
Le aiuole di LiviaBorgo Bernabei 30, ParmaTra le casette colorate e i vicoli del quartiere Oltretorrente, si nascondono gemme inaspettate, custodite con affetto, tramandate come si tramandano di generazione in generazione i gioielli di famiglia.Benvenuti nel giardino...
L’ultimo fienile
La casa di via Saffi risale all’inizio del Novecento, ma il giardino è molto più antico: una volta infatti si estendeva da qui fino a corso Giovecca un grande parco di un ettaro e mezzo, diviso in tre parti nel 1974.
Casa del Sole
Palazzo Valentini fu in origine la residenza del ramo mantovano degli Strozzi, nobili fiorentini presenti in città già dalla fine del Duecento.
Agriturismo Corte dei Maghi
L’agriturismo Corte dei Maghi nasce nel 2010 all’interno di un’antica possessione agricola.
Palazzo Santini Sinz
Palazzo Santini Sinz venne costruito verso la fine del Quattrocento, negli anni in cui si definì l’urbanistica dell’Addizione Erculea.