Casa Scarpari Forattini

Via Mazzini 20, Mantova

Su palazzo di via Mazzini 20 non ci sono molte notizie, probabilmente si può attribuire a Cesare Scarpari Forattini, dottore in legge, alla cui memoria il figlio Virgilio volle dedicare una fondazione creata per accogliere, nella loro villa in campagna a San Silvestro, gli anziani più fragili o in difficoltà. 

Com’è tipico di molte dimore mantovane, il giardino si nasconde in profondità. Per arrivarci bisogna innanzitutto attraversare il corridoio, in fondo al quale vale la pena notare una vecchia e misteriosa lapide in marmo, tagliata a metà: si tratta della tomba di un religioso, sepolto nel 1630, di cui si ignora la provenienza. Si approda dunque alla  tranquilla corte interna, lastricata di ciottoli di fiume, ingentilita dall’elegante loggiato. Traspare dai capitelli decorati delle colonne il fasto dei tempi passati, inserito con sobrietà all’interno di un contesto ristrutturato per accogliere istanze abitative moderne e funzionali.Qui si trovano le ortensie e limoni coltivati in vaso.

Il pozzo antico è sovrastato dalle esuberanti piante che vi crescono dentro. Attraversando un secondo stabile si arriva finalmente al curioso giardino, mediato da un balconcino in pietra scenografico e romantico.  L’area è stretta e lunga, organizzata verticalmente attorno a un sentiero lastricato. Al posto del prato, si stendono a destra e a sinistra abbondanti e originali tappeti di edera e di gelsomino. Il glicine si arrampica e decora la terrazza stretta affacciata sul verde. Conclude lo spazio un arco in mattoni, quasi una quinta teatrale, sovrastato da un timpano che fa pensare al portale dimenticato di un vecchio tempio. 

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