Istituto Piccole Figlie di Maria

Piazzale San Giovanni 7, Parma

Piccole Figlie non è solo il nome dell’ospedale di via Po… è anche qualcos’altro!

Per scoprire dove ha origine questo nome bisogna fare due passi in piazzale San Giovanni, ed entrare nel palazzo al civico 7, nella Casa Madre delle Piccole Figlie dei Santissimi Cuori di Gesù e Maria, dette Chieppine. Subito dopo l’ingresso si apre un cortile dominato da una grande e lucida magnolia, che supera in altezza il tetto della costruzione. Questo albero maestoso fu piantato negli anni Sessanta dal signor Piero Orsi di Berceto, fratello di tre suore. Rappresenta bene la storia delle Piccole Figlie, famiglia religiosa nata nella chiesa di San Rocco più di 150 anni fa, nel 1865, da un piccolo gruppo di ragazze e dalla compassione per i poveri del giovane sacerdote Agostino Chieppi.

Come la magnolia, anche la famiglia religiosa da piccolo germoglio sviluppò qui robuste radici, che si possono riconoscere soprattutto in due figure che proprio in questa casa hanno vissuto e anche oggi riposano. La prima è proprio quella del fondatore, Don Agostino Chieppi, oggi venerabile. La seconda è quella della beata Eugenia Picco, che fu maestra di francese e di musica nel convitto per le bambine orfane. Eletta nel 1911 superiora generale, morì dieci anni più tardi, lasciando il ricordo di una vita santa. Fu proclamata Beata da Papa Giovanni Paolo II nel 2001, in Piazza San Pietro. Certo le prime suore erano poverissime e non avevano i mezzi per comprare un palazzo come questo. Fu la loro amica e benefattrice, Contessa Marianna Guerrieri Gonzaga vedova Caggiati, che nel 1866 acquistò per loro questo spazio, dai fratelli Alberto e Stefano Sanvitale, figli del senatore Luigi. Così le suore – che prima alloggiavano a Palazzo Simonetta, in Borgo delle Colonne – a partire dal 1900 poterono stabilire qui la loro sede centrale, adattando col passare degli anni l’edificio alle varie attività di servizio e di animazione culturale e spirituale.

Così oggi le sorelle descrivono lo spazio: «da sempre è una casa che accoglie, che ristora, da cui si trae nuova energia spirituale per ripartire, nel desiderio di rendere visibile la tenerezza e l’amore di Dio nel servizio a tutti, specie i più bisognosi, con i sentimenti della Vergine Maria, quali piccolezza, povertà, semplicità, gioia, dedizione incondizionata, fiducia e abbandono nella Provvidenza del Signore».

Le suore si sono sparse dapprima nella città di Parma e poi sempre più lontano operando in parrocchie, scuole, ospedali, comunità di accoglienza per minori, case per anziani, assistenza a domicilio in varie zone d’Italia. Come i rami della magnolia si sono protesi verso il cielo, così la famiglia religiosa si è estesa a partire dalla metà del Novecento anche in altre nazioni, tra cui Svizzera, Cile, Perù, Congo e da pochi anni Tanzania.

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