Serre Comunali

Piazzetta San Giorgio, Verona

Nel 2000 Verona venne nominata Patrimonio Unesco per le sue antiche mura e i suoi bastioni; eppure, percorrendo le vie della città, non sempre ci si accorge di quanto questo sistema difensivo sia tuttora onnipresente.

All’interno di una di queste strutture militari ora convertite agli usi civili, e precisamente nella rondella di San Giorgio, sono collocate le Serre Comunali. Lo si può scoprire dalla grande scritta sul muraglione di cotto, ben visibile dal sagrato della chiesa di fronte, la famosa San Giorgio in Braida (ovvero San Giorgio nel campo). Da lì è facile rendersi conto della forma semisferica della grande nicchia difensiva costruita nel Cinquecento dai Veneziani, e rafforzata a metà Ottocento dagli Austriaci. 

Le Serre Comunali trovarono qui la loro sede sin dagli anni Cinquanta, poco dopo nasceva il Servizio Giardini.  Dal 2000 la gestione del verde pubblico non è più comunale, ma affidata ad Amia. Qui, in serre calde o fredde, vengono riprodotte e dimorano le piante destinate agli addobbi floreali in occasione di mostre, convegni e manifestazioni cittadine, e sono conservati i vasi e le decorazioni per molti edifici pubblici, dai palazzi comunali alle biblioteche, dai cortili delle chiese, ai musei civici.

La rampa sopra la quale venivano trainati cannoni e munizioni permette oggi di movimentare vasi e fioriture. Anthurium, azalea, begonia, si legge nel listino ufficiale delle piante disponibili per gli addobbi cittadini, e poi ancora composizione in cachepot toscano o in conca ligure, balconette fioritura stagionale, guzmania, ibisco, mimosa, zantedeschia, festone alla Mantegna… Le Serre Comunali costituiscono un vero e proprio giardino botanico, di cui è evidente il valore culturale, facendo rimpiangere lo scomparso famoso giardino botanico degli Scaligeri, vicino a piazza Erbe, di cui rimangono da più di 200 anni i due enormi preziosissimi ginkgo.

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