Giardino del cuore
Corso Giovecca 203, Ferrara

Nella storia dell’uomo ci sono dei momenti in cui nozioni elementari vengono dimenticate, si ignorano conoscenze primordiali, banali. Ciò che dovrebbe essere patrimonio comune e a tal punto condiviso da essere quasi noioso si inabissa, sprofonda nella coscienza, ma poi per fortuna riemerge.
Il valore terapeutico del verde si può annoverare tra i concetti scordati e ritornati. I primi ospedali moderni – in Europa e in Italia – nascevano immersi nei parchi, circondati da grandi alberature, con i reparti disseminati come isole in mezzo alla natura. Anche lo storico Arcispedale Sant’Anna, nella sua sede novecentesca di corso Giovecca, era nato così. Progettato dall’ingegnere Filippo Galassi, completato nel 1927, dalle sue finestre si potevano guardare le chiome dei cedri fluttuare nel vento, aspettando l’esito di un esame si poteva fare due passi tra le aiuole. Il problema ovviamente non riguarda Ferrara, il pensiero si muove come un’onda e tutti insieme la si cavalca: ecco, per molto tempo tutti insieme abbiamo cavalcato l’idea che ciò che solamente conta quando ci si cura, è la cura. Gli ospedali “nuovi”, costruiti nei decenni del boom economico, sono stati disegnati in funzione esclusiva di ciò che dovevano custodire, di ciò che doveva giustamente funzionare al loro interno. Oggi finalmente ci si torna a occupare anche di ciò che sta all’esterno, si recupera un sapere antico: il profumo di una rosa fa bene all’animo, allo spirito, e anche al corpo. Dentro questa cornice si inquadra il Giardino nel Cuore, allestito nel cortile del “vecchio Sant’Anna”, oggi Casa della Salute, Cittadella di San Rocco. Da quando l’ospedale vero e proprio è stato trasferito nella frazione di Cona, nel 2012, l’elegante struttura di corso Giovecca, sempre gestita da Asl Ferrara, ha cambiato utilizzo: ospita servizi di promozione della salute, ambulatori destinati alla cura di varie patologie e all’accoglienza di fasce specifiche di utenti. Ospita anche, dal 2019, il Giardino nel Cuore, ovvero uno spazio attrezzato per i bambini e i ragazzi con problemi neuromotori e sensoriali, sostenuto e promosso dall’Associazione Vola nel Cuore, con il supporto del Garden Club, che si è impegnato nella progettazione botanica. Qui i piccoli pazienti possono imparare a utilizzare, in un contesto sicuro, le carrozzine a spinta o elettrificate, acquisiscono autonomia e sicurezza nei movimenti. Per i bambini ciechi e ipovedenti sono stati realizzati percorsi sensoriali con erbe aromatiche e officinali, che facilitano l’orientamento.
Tradizione e innovazione si incontrano in questo luogo, dedicato a chi ha esigenze specifiche ma aperto a tutti, perché davvero a tutti fa bene passeggiare tra l’odore della menta e della lavanda, guardare un’ape che vola. Tra le tante essenze scelte per arricchire l’esperienza di chi frequenta il giardino, vale la pena ricordare il melo: serve a ricordare il passare del tempo, lo scorrere ciclico delle stagioni, è l’albero da frutto più iconico e semplice da comprendere, con i suoi rami spogli d’inverno, carichi poi di boccioli rosa e di pomi rossi.