Residenza Santa Chiara
Via Bellaria 44B, Ferrara

Il giardino principale della residenza Santa Chiara è senza dubbio un carattere decisamente particolare, sia per la storia del complesso architettonico in cui è inserito, sia per la destinazione che ha assunto negli anni.
Oggi le celle del monastero di clausura — afferente alla chiesa di Santa Chiara, costruita dall’architetto Luca Danesi nel 1640 — ospitano le camere dei pazienti accolti dal servizio sanitario assistenziale gestito da Salus.
Lo stretto accesso di via Bellaria si allarga su un grande prato, diviso in quadranti dai vialetti costeggiati di bosso, cespugli di lavanda e rosmarino. Gli ospiti della struttura utilizzano questo tranquillo fazzoletto verde per attività educative e d’animazione, per riposarsi all’ombra degli alberi e — durante l’estate — per raccogliere la frutta: ciliegie, prugne e anche qualche fico, prodotto dal rigoglioso esemplare cresciuto vicino alla parete sulla sinistra.


Sulla destra invece si trovano le viti di uva rossa. Da notare, vicino ai tralci, la lesione a zig zag che sale lungo la muratura originale: probabilmente è una giuntura strutturale, realizzata per limitare i danni in caso di terremoto. Altri graziosi giardini segreti si nascondono all’interno dell’architettura, accessibili solo agli ospiti.