Rione Borgo Freddo
Via Tezze 36, Mantova
Via Tezze non è sicuramente tra le strade più conosciute e frequentate di Mantova, più che altro perché – a dispetto della toponomastica – si configura di fatto come un vicolo a fondo chiuso.
Tranquilla e silenziosa, custodisce proprio in fondo un piacevole giardino, che saluta i rari passanti facendo sporgere oltre il cancello abbondanti fiori di bignonia. All’interno si incontra, subito a destra, un piccolo orto. Nell’ampia area verde che precede l’abitazione crescono il kaki, la magnolia, il pino, un ciliegio da fiore, l’oleandro, le nandine, la bella di notte.
Da notare il pesco giapponese, a cespuglio: fiorisce molto presto e i suoi frutti non sono commestibili. Vicino alla casa la palma di Fortune, chiamata anche palma cinese. Sul muro a destra crescono i due gelsomini, quello “vero” e quello “finto”. Come si riconoscono? L’originale, ovvero il jasminum officinale, produce durante tutta la stagione estiva piccoli fiori gialli, ha un profumo delicato e d’inverno perde le foglie. L’altro è chiamato gelsomino per abitudine, in realtà si tratta di rincospermum, è una pianta rustica e resistente, non perde le foglie, fiorisce in bianco e solo tra maggio e giugno, spandendo nell’aria un odore più forte e dolciastro.
Vicino alla casa, seminascosto dalla vegetazione, si può vedere una curiosa veduta napoletana, con tanto di pino marittimo in primo piano, affacciato sull’azzurro del golfo. A dipingerla fu la suocera dell’attuale proprietaria, che si dilettava con colori e pennelli. Sulla facciata dell’edificio invece è stata inserita una meridiana, decorata con un’immagine della città, dipinta da un’amica di famiglia. La scritta Rione Borgo Freddo testimonia il vecchio nome del quartiere.