Nel Vecchio Macello

Corso Garibaldi 92, Mantova

Quante anime può avere un giardino? Di solito la sua personalità rispecchia quella del giardiniere: può essere espansiva o timida, rigorosa, esuberante, nostalgica, avanguardista, esagerata o minimalista. Ma quando i giardinieri sono 33 cosa succede?

Può sviluppare un disturbo dissociativo oppure trasformarsi in uno spazio di confronto, aperto e condiviso, non sempre facile da gestire, dove ciascuno porta qualcosa di sé e accetta qualcosa dagli altri, per creare una dimensione da vivere insieme.  Questo è il caso del grande spazio verde collocato all’interno del condominio Unicasa Mantova. La storia di questo luogo è singolare: esso infatti apparteneva in origine al vecchio Macello Comunale progettato a fine Ottocento da Giovanni Cherubini, oggi sede della vicina Biblioteca Baratta.

Il perimetro dell’immobile è molto simile, quasi fosse una corte gemella, contigua alla principale. Gli abitanti raccontano che qui si svolgeva una volta la pesa del bestiame, e nel prato sono stati rinvenuti alcuni dei vecchi pesi in metallo. Della costruzione originale si è mantenuta solo la porzione affacciata su corso Garibaldi, come si può notare dagli archi interni. Il resto è stato disegnato ed edificato ex novo in occasione del restauro che negli anni Settanta trasformò la struttura in un grande condominio.

Oggi qui vivono 33 famiglie, associate in una cooperativa abitativa. La formula non è tra le più consuete, perché non contempla proprietari e amministratori di condominio. Chi vive qui è socio, può entrare o uscire dalla cooperativa a piacimento; la gestione dell’immobile è affidata a un comitato interno. In questo modo si riducono per tutti le spese, certo è necessario impegnarsi per andare d’accordo. Il giardino rispecchia la buona volontà, la tensione positiva che si va a creare nel momento in cui un bene è custodito da tutti, quindi è patrimonio comune, allo stesso tempo vissuto da tutti, quindi trasformato, adattato, disegnato sulla base dei gusti e delle passioni dei singoli.

Nell’area centrale, tra i giochi per i bambini, crescono le betulle che piacevano molto al vecchio custode, il platano, i due bei gelsi nati spontaneamente, il nocciolo, i pini piantati dai primi inquilini, l’oleandro, le ortensie, il fico, le rose. Vicino agli ingressi degli appartamenti ognuno sbizzarrisce la propria fantasia: abbondano fiori e aromatiche, piante grasse e succulente, arbusti piccoli e grandi. 

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