Palazzo Biavati

Via Brasavola 28, Ferrara

Lo spazio verde di via Brasavola 28 non è un giardino: è un fazzoletto di terra incastrato tra le case, abitato da un fico rigoglioso e solitario. Vale la pena visitarlo soprattutto per esplorare in contesto in cui è inserito.

Per salutare il fico è necessario innanzitutto passare sotto al sottile arco di pietra affacciato sulla via, percorrere il corridoio aperto punteggiato di rose, peonie e vari arbusti, infine oltrepassare le grandi arcate che delimitano il terrapieno in cui l’albero è cresciuto.

La storia di questa struttura è degna di nota: gli archi infatti proseguono l’impianto del vicino Palazzo Turchi-Fiaschi, eretto nel XVI secolo dal Conte Ippolito Turchi.  Dalla porta vicino al terrapieno si accede al laboratorio del ceramista Riccardo Biavati, che utilizza questo studio da più di quarant’anni – inizialmente in modo condiviso, assieme agli artisti Maurizio Camerani, Giorgio Colombani, Paolo Orsatti e Mara Sitti – poi da solo.

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