Palazzo Beccherle
Stradone San Fermo 12, Verona

Palazzo Beccherle fu commissionato da Bernardo Palmarini per l’ingegnere ed architetto Giuseppe Barbieri, che si dedicò alla progettazione dell’edificio nel 1818.
Il Palazzo è posizionato lungo lo Stradone di San Fermo, precisamente sull’antica Via dei Brentari, in un’area urbana a ridosso della cortina di fortificazione romana.
Proprio per via della sua posizione, Palazzo Beccherle ha l’obiettivo di configurare e ordinare una parte di isolato antica e già costruita.
Osservando il progetto idealizzato dall’architetto Barbieri, si può notare come si voglia ottimizzare gli spazi interni, abbattendo gran parte delle strutture di origine, focalizzandosi in particolare sull’ingrandimento del cortile interno e riassettare il nuovo impianto, poggiandolo su un’asse centrale, di modo da permettere un senso di simmetria alla facciata esterna, che è strutturata su tre piani.



L’area di ubicazione è stata coinvolta dall’urbanizzazione cittadina sin dall’alto medioevo, ed è con molta probabilità legata alla presenza del convento dei monaci Benedettini e Francescani di San Fermo.
Il Palazzo storicamente parlando appartenne prima ai Palmarini, agli Sparavieri, ai Tedeschi, ai Goldschmiedt e per finire ai Beccherle.
In merito alla famiglia Palmarini non abbiamo molte notizie su chi fossero, o comunque non ci è dato sapere la loro storia, ciò di cui però siamo sicuramente a conoscenza è che nel Settecento, lungo le vie del centro, compaiono accanto alle dimore nobiliari, residenze ancora più prestigiose di una borghesia destinata a rappresentare il fulcro dell’economia e della cultura di Verona.