Casa Torti degli Oddi
Via del Mellone 29, Ferrara
Bello e basta. Certo, volendo si possono spendere parole sul palazzo che risale al Trecento, sull’aria che attraversa il magnifico loggiato adattato a salotto an plein air, sulla vasca in pietra vicina al basso comodo, originaria del Friuli, e sul dislivello considerevole dell’area, che scende da via Coperta perché corrisponde al vecchio argine del Po, che una volta passava di lì. Si potrebbero scrivere tante cose, ma la prima che viene in mente è la più semplice, la più fedele e reale: che bello!
Il giardino di via Mellone è evidentemente trattato con cura e amore. Tra gli alberi vale la pena notare la macchia degli aceri giapponesi, il trittico delle acacie che fiancheggia il muro di cinta, la siepe di lagerstroemia e il grande acero americano.Vicino al passo carrabile, dove una volta si trovava l’ingresso delle carrozze, verdeggia un arbustiva sontuosa, che i proprietari chiamano familiarmente “il salvione”.
La sovrasta la bella magnolia, e le tengono compagnia il viburno, l’oleandro, il corbezzolo e il bosso. La siepe che conduce fino all’apertura che conclude lo spazio è variegata e ricca, vi trovano posto le fotinie, il pitosforo, il ligustro, variegato e non. In fondo si trova l’alloro, il melograno e un insolito bambù. Agli appassionati di essenze si propone un gioco: individuare e riconoscere tre specie di gelsomino, due vere e una finta.
Qui infatti cresce sia il rincospermo, comunemente scambiato per gelsomino, sia il gelsomino vero e proprio, di due qualità: c’è quello mediterraneo e quello egiziano. Un piccolo indizio: quello falso è più resistente e non perde le foglie durante l’inverno.