Palazzo Mella
Via Beatrice II d’Este 64, Ferrara

Oggi oasi familiare di pace e tranquillità, una volta questo giardino apparteneva alle coltivazioni del vicino Monastero di clausura di Sant’Antonio in Polesine, il cui campanile si vede svettare oltre il muro di cinta.
Lo testimonia la formella in terracotta decorata con la sigla dei religiosi, inserita tra i mattoni della parete a sinistra. La peculiarità di questo spazio è la commistione tra orto e giardino. Assieme ai tanti fiori — soprattutto rigogliosi cespugli di ortensie, varietà quercifolia, oleandri e rose marine — crescono pomodori e melanzane.
Tra gli alberi si trovano il ciliegio kazan giapponese pendulo, il pitosforo, l’abete argentato, la magnolia e un cedro atlantico ormai centenario. L’aiuola con le rose antiche è stata sistemata negli anni Settanta dal padre dell’attuale proprietaria, che curava il giardino con amore e attenzione e ha saputo trasmettere alla famiglia la stessa dedizione, che spesso si rivela terapeutica per superare i momenti di tristezza o di abbandono.


Tra i nuovi arrivi piantati durante il lockdown ci sono due meli florina, scelti per la facilità della loro manutenzione. Nell’estate 2020 a sorpresa è tornata spontaneamente la dicondra, che ha trasformato in prato in un tappeto morbido e compatto.