Reginetta della Valdonega

Via Marsala 39, Verona

Nel 1928 Hans Mardersteig si trasferì a Verona per stampare con torchio a mano tutte le opere di D’Annunzio in collaborazione con Arnoldo Mondadori.

Trovò casa in Valdonega, all’epoca una valletta quasi incontaminata a due passi da ponte Pietra. Non arrivava l’acqua corrente né l’elettricità, ma il posto era quello giusto per poter diventare il punto d’incontro di artisti e letterati, richiamati dall’Officina Bodoni, una casa editrice già famosa in tutto il mondo.

Il giardino, come appare adesso, è opera di Irmi, artista, moglie e braccio destro di Hans, e poi di Gabriella, moglie del figlio Martino, che ereditò sia la proprietà che il mestiere, portato avanti prima con l’Officina Bodoni e successivamente con la Stamperia Valdonega. Il parterre davanti alla casa ha un semplice disegno geometrico con ciottoli bianchi e neri e siepi di bosso.

Al centro, contornata da tulipani, c’è una classica volgelbad, ovvero un abbeveratoio per uccellini. Il tiglio e i cipressi proteggono dal sole estivo. Le balze parallele a via Marsala, sostenute da muretti a secco, sono piantumate in gran parte a olivi ma vi crescono anche noci, melograni, giuggioli e fichi. In quella più bassa una vasca, utilizzata come riserva d’acqua piovana, è invasa da piante di papiro e abitata da innumerevoli pesci rossi.

Dalla balza più alta invece parrte la via più rapida per scendere in città. Il vialetto erboso, delimitato da cipressi, porta a un cancello affacciato su salita Monte Carmelo, che scende attraverso via Tirapelle al campogiochi Nievo. Si può anche sostare per ammirare il panorama su panchette in pietra ,sia in fianco al piccolo Bacco che regge tra le braccia un grappolo d’uva, sia accanto alla pergola di roselline Winkel. Protetta dagli ulivi, qui Irmi ha sbozzato un grande busto femminile.

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