Horti della Fasanara
Via delle Vigne 34, Ferrara
La “campagna dentro le mura” è una sorpresa per il neofita della città, lo stupore cresce alla scoperta di un ulteriore piccolo angolo di paradiso: gli Horti della Fasanara.
L’attuale parco si estende per circa un ettaro, ma in passato tali appezzamenti urbani erano assai più vasti. I nobili qui praticavano la caccia al fagiano, da cui è rimasto l’appellativo “fasanara”. Anche oggi, avvicinandosi agli arbusti, può capitare di ascoltare il grido impaurito dell’animale.
Questo luogo conserva il fascino della dimora rurale e signorile dove natura e architettura si fondono in un delicato equilibrio di scorci senza che l’una possa dominare sull’altra. Nata secoli fa come residenza estiva per i notabili estensi, la dimora è stata trasformata in albergo nel 2010, cercando di conservare le strutture lignee tanto tipiche di Ferrara.
Il giardino ha uno stile inglese, ma il verde non è padrone assoluto: la prospettiva centrale del vialetto d’accesso ritaglia tramite le siepi di bosso uno spazio solo per l’uomo. Se si passeggia lungo la stradina prima della falciatura, il candore della ghiaia si moltiplica nel biancheggiare di milioni di margherite sul verde fosco dei prati. Camminando sotto i rami di alcuni ciliegi si scorge la pergola tappezzata di rose: una statua fa capolino tra le fronde mentre nevicano petali di glicine.
Seguendo i percorsi si attraversano i romantici sentieri bordati di alloro e ciuffi di spirea, fino a incontrare la barriera di alberi che delimita lo spazio aperto di un campetto in cui si potrebbe anche giocare. Qui, alzando la testa, ci si accorge di un enorme pioppo bianco la cui chioma sovrasta il giardino: un gigante discreto, di legno tenero. Si procede tra robinie, tigli, abeti, querce, nespoli ed un fico: questo è un hortus del rango più nobile, dove non mancano neppure le essenze in vaso tenute sulle terrazze. Un acero corallino dalla tinta scarlatta pare voler far notare la sua presenza eccentrica tra le tonalità delicate delle specie tradizionali; questo alberello di gusto moderno vive dirimpetto alla nuova ala del fabbricato, riconoscibile per le grandi finestre, mantenendo un’ottima coerenza d’insieme.