Intergenerazionale

Via San Sisto 14, Piacenza

Sembra che anticamente, al posto di questa abitazione privata, collocata a due passi dalla grande basilica di San Sisto, sorgesse una foresteria destinata ai pellegrini.

Sarà vero oppure no? Quando si vuole indagare il passato, non sempre è possibile reperire testimonianze attendibili, ma non dovendo Interno Verde compilare un volume prettamente storiografico, perché non prestare orecchio al racconto di chi vive i luoghi? A tutti quei fatti e fatterelli che si tramandano di bocca in bocca, di generazione in generazione?

Non si possono esattamente datare, spesso nemmeno verificare, ma brillano della bella certezza di chi li ha appresi da qualcuno che c’era prima, che a sua volta li ha appresi da chi c’era prima.

In questo giardino il sentimento della tradizione che affettuosamente si tramanda da padre in figlio è particolarmente vivo. Si legge nei tassi e nei cedri del Libano e nei cipressi piantati dal bisnonno. Squilla nei giochi del nipote, distribuiti tra i cespugli di ortensie, i rosmarini, le rose, le peonie, insieme alle statue di putti e musicisti, che provengono da chissà dove. Ombreggiano l’area verde l’acero giapponese, il tasso, l’abete, il vecchio glicine che si arrampica fino alla terrazza, e la non comune tamerice. Sul muro di cinta, sulla sinistra, si nota uno strano segno: è un triangolo di mattoni, che probabilmente serviva in passato per indicare un confine. 

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