Palazzo Monini
Via Borgovado 14, Ferrara
Il giardino di via Borgovado si trova nel cuore del centro storico estense, ovvero all’interno del nucleo abitativo da cui ha origine Ferrara, il castrum bizantino sviluppato nel VII secolo.
È il classico giardino segreto, pensato in epoca rinascimentale come uno spazio privato e chiuso, da vivere nell’intimità della famiglia. Dalla strada non si possono scorgere nemmeno le chiome degli alberi, perché per accedervi bisogna attraversare la casa che lo custodisce, una splendida architettura risalente al 1500, antica e affascinante come l’intero quartiere in cui è inserita, la contrada di Santa Maria in Vado. All’ingresso si trova un androne aperto particolarmente suggestivo, con un bel melograno e tante piante grasse. Alle pareti reperti di varie epoche trovati durante il restauro – tra i quali spicca uno stemma araldico in pietra e la classica formella con il trigramma di Bernardino da Siena, detto anche “Nome di Gesù”: IHS, rappresentazione latina dell’abbreviazione ΙΗΣ, che comprende la prima, la seconda e l’ultima lettera del nome greco di Cristo.
Superato l’ingresso ombroso e raccolto, si accede allo spazio aperto e luminoso del giardino, arricchito di vasi di fiori, cespugli di ortensie ed essenze aromatiche, alloro e alberi da frutto. Sulla sinistra il nespolo e il melograno, a destra il giuggiolo e l’ulivo, la magnolia e un grande tasso. Arrampicato sul muro il glicine. Da notare il calicanto invernale, che sicuramente ha più di 120 anni, e il pozzo situato vicino al muro di cinta, decorato con il volto di Bacco, riconoscibile per la barba composta da grappoli d’uva.