In salita
Salita XX settembre 17, Verona

A Veronetta c’è un quartiere dentro il quartiere, un luogo dove si rallenta, per la salita ripida ma anche per salutare i residenti che si incontrano tornando a casa e aggiornarsi sulle ultime novità.
Ci si attarda anche per controllare se il vicino appassionato che chiacchiera con i gerani ha piantato qualche rampicante nuovo o per aspirare con calma il profumo del melograno in fiore, che è patrimonio di tutti e guai chi lo taglia. In questa stradina si combatte l’isolamento a colpi di cene della via e baratti botanici, e molti sono i giardinieri esperti dietro i cancelli e i terrazzi ricolmi.
Gli spazi ristretti tra le case e le esposizioni complicate non hanno impedito ai residenti di misurarsi con piante inusuali, dalle betulle ai limoni, dalle camelie alla Melia Azedarach, dal corbezzolo alla vigorosa Clematis Armandii che si è fatta adottare anche dalla vicina. Perché qui hanno compreso che giardino è dove ci si circonda e ci si prende cura del verde, che tanto benessere porta a chi lo possiede ma anche a chi lo assapora dalla finestra soprattutto se, come Guendalina, non si sono mai appese apposta le tende.


Certo ci vuole passione, ed essere architetto esperto di biofilia aiuta, ma se entrate nel suo cortile troverete in pochi metri quadrati una vera collezione di rose antiche, clematis invadenti, acidofile felici e agapanti azzurrissimi. Tra le macchie di sole e l’ombra degli alberi a cespuglio si affollano ortensie e hoste, oltre a salvie, peonie, crocosmie, gaure e plumbago che arrivano da amici o nonni per questa famiglia numerosa che ama vivere dentro e fuori come fosse tutt’uno.
Qualche trucco ve lo può raccontare, come della cisterna di acqua piovana che permette al giardino di superare le estati più asciutte e di irrigare senza calcare, o del concime prodotto dalla compostiera a cui si aggiunge lo stallatico di cavallo che tanto piace alle rose inglesi…. e chissà che domani non vi troverete anche voi a dare il buongiorno al basilico.