Caserma Neve

Via Scalabrini 76, Piacenza

Dai pellegrini, ai militari, agli sfollati, agli studenti. Il complesso oggi conosciuto come Campus Caserma della Neve tradisce già a partire dal nome una vicenda non comune.

L’edificio venne costruito nel 1390 per conto di Leone Anguissola, che aveva fatto voto alla Madonna di erigere una chiesa, dotata di monastero e ospedale, per accogliere i pellegrini che passavano dalla città, percorrendo la Via Francigena. A condurre la struttura furono chiamate le monache benedettine, che la abitarono fino all’occupazione napoleonica. Nel 1805 infatti, con la soppressione degli ordini religiosi, le suore vennero allontanate e al loro posto si insediarono le truppe francesi.

L’immobile restò adibito a Caserma fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando le sue sale furono impiegate come rifugio per gli sfollati, e al termine del conflitto restò vuoto, abbandonato. Solo un imponente restauro ha permesso nel 2004 la riapertura, quindi la restituzione dei suoi spazi alla comunità. Attorno al chiostro porticato dove una volta passeggiavano meditando le monache, oggi chiacchierano e si incontrano gli studenti del Politecnico di Milano, iscritti al corso di laurea in Ingegneria Meccanica e dei Trasporti, attivato presso il polo territoriale piacentino. Oltre le colonne l’area è tenuta a prato, semplice e funzionale. Per scoprire un vero e proprio giardino bisogna fare qualche passo e attraversare la struttura. Dietro il fabbricato infatti si apre un grazioso fazzoletto verde, punteggiato di arbusti, fiori e stendibiancheria. L’atmosfera è familiare e rilassata, assomiglia per certi versi a quella dei cortili dei condomini al mare. Qui si affacciano una serie di appartamenti che l’amministrazione comunale mette a disposizione degli studenti, tramite un interessante progetto di vicinato solidale. Chi si aggiudica la stanza infatti si impegna a dedicare tre ore alla settimana, per un periodo di dieci mesi, ad aiutare nelle case di riposo o alla mensa per le persone meno abbienti, gestita dalla Caritas. Ai ragazzi non vengono richiesti compiti assistenziali ma interventi di sostegno, supporto nella spesa o nelle piccole commissioni di tutti i giorni, oppure semplicemente del tempo in compagnia. 

Iscriviti alla newsletter di Interno Verde
Iscriviti alla Newsletter di Interno Verde