Ciao Primavera

Via delle Vecchie 11, Ferrara

In via Vecchie, non distante dall’antica bottega del pittore Cosmè Tura, si trova un giardino segreto discreto e tranquillo, ricco di piccole meraviglie.

Per accedervi bisogna attraversare l’androne di uno splendido palazzo quattrocentesco: il legno del soffitto a cassettoni lascia ancora intravedere gli stemmi nobiliari della famiglia che qui risiedeva. Superato il corridoio lo spazio si allarga: sulla destra si trovano le tracce delle antiche stalle, sulla sinistra invece un’armoniosa scalinata su base circolare, che sale a incontrare la nicchia incastrata sotto il volto e si sdoppia per proseguire verso gli appartamenti.

«I balconcini vicino all’ingresso fanno pensare a un loggiato, sarebbe bello riaprirli» racconta Alberto, che si è trasferito qui da pochi anni e si sta impegnando per recuperare la bellezza dell’edificio. «Gli oblò posizionati ai lati della scala una volta erano finestrelle, anche quelle purtroppo sono state chiuse». La statua al centro della nicchia potrebbe essere un’allegoria della primavera, rappresenta una ragazza nuda decorata di fiori, «viene da un giardino di corso Ercole I d’Este, quella originale è stata rubata tanto tempo fa».

Dai vetri colorati della porta in ferro battuto filtra la luce del sole: da lì si accede al giardino. La soglia è sormontata da una balaustra, dove si arrampicano le rose rosse. Sulla destra si incontrano i cespugli di ortensie, l’acero, due piante di arancio, un limone e un melino. In fondo il grande tasso. A sinistra, infilati nella siepe di gelsomino, si possono ancora vedere i tre grandi abbeveratoi in pietra usati per dissetare i cavalli. Da notare, allineati alla parete della casa, le antiche colonne del loggiato.

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