Palazzo Scotti da Montalbo

Via Poggiali 39, Piacenza

Anticamente sorgevano qui le case dei nobili Confalonieri, che si pensa derivino il proprio nome dalla carica di gonfaloniere, diffusa nei comuni dell’Italia medievale, la cui funzione si può assimilare a quella di un magistrato.

Furono tra le famiglie più influenti della città, all’apice della loro potenza ospitarono nella propria residenza niente di meno che il passaggio dell’imperatore Sigismondo di Lussemburgo, che nel 1433 si stava recando a Roma per essere incoronato, e nel 1454 il re di Napoli, Renato d’Angiò. Il loro declino fu decisamente influenzato dall’aver partecipato alla congiura contro il duca Pier Luigi Farnese, avvenuta nel 1547, tanto che alla fine dello stesso secolo il complesso venne ceduto a una ricchissima famiglia genovese, gli Alciati. Da loro, tramite un matrimonio, arrivò agli Scotti di Montalbo.

Un breve accenno alla storia di questa importante casata si può leggere nella descrizione di Palazzo Scotti da Sarmato. L’origine è la stessa, qui però finirono gli Scotti da Montalbo, ovvero il ramo che aveva ottenuto – tramite un assedio al castello e il beneplacito di Ranuccio Farnese – il marchesato del borgo che porta lo stesso nome, oggi frazione di Ziano.

Il grandioso edificio compreso tra via Poggiali e via San Marco venne realizzato nel 1729, e alla fine dello stesso secolo fu progettato un ampliamento, che avrebbe dovuto prolungare la costruzione fino a via Mazzini, inglobando la chiesa di Sant’Agata. A questo scopo venne rifatta la facciata e costruito il loggiato interno, tuttavia il progetto rimase incompleto. Non solo mancavano le risorse necessarie, ma all’inizio dell’Ottocento l’immobile dovette essere venduto. Oggi la proprietà è frazionata, ma il grande giardino conserva la sua unicità, così come l’antico carattere paesaggistico dato dal lieve dislivello del terreno. Crescono qui grandi alberi, come l’acero, la magnolia, il pino himalayano, con gli aghi colorati d’argento. Non mancano ovviamente macchie colorate e fiorite, rose, ortensie e azalee che bordano il prato.

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