In musica
Via Piangipane 69, Ferrara
Quello di via Piangipane 69 è un giardino d’altri tempi. Ombroso e lussureggiante, vecchio stile, con aiuole informali disegnate con gli scarti di marogna, ovvero con i residui della bruciatura del carbone.
Sconosciuto alla maggioranza dei ferraresi, spesso incuriosisce i turisti diretti al Museo Nazionale dell’Ebraismo, situato a pochi metri, per la musica che spande nell’aria. Giovanni, meglio conosciuto come Doc Green, ha disposto dei piccoli microfoni tra le piante, per abbinare alla bellezza dello spazio una suggestione sonora.
Il giardino è disposto sui tre lati dell’abitazione ed è curato dal proprietario secondo principi basilari di sostenibilità. Gli alberi più anziani hanno settant’anni e il proprietario Giovanni, alias Doc Green, gli è molto affezionato. Il patrimonio verde è arricchito da specie arboree, arbustive, erbacee poliennali e annuali, queste ultime periodicamente rinnovate con attente scelte cromatiche. La rhipsalis, chiamata anche corallina, ha trent’anni: fiorisce con piccole corolle arancioni più volte durante l’anno. Il bel capelvenere contrasta col tronchetto nero. Le orchidee viola ricordano le clematidi rampicanti. Gli ibisco, così come la siepe di alloro e il melograno, sono nati spontanei, i semi devono essere stati trasportati dagli uccelli.
Fioriscono da maggio a ottobre con fiori che durano un solo giorno, creando a terra un meraviglioso tappeto di petali blu. Le orecchie di elefante hanno solo pochi anni, «per farle stare bene basta tanta acqua e tanto concime». Non mancano le aspidistre, le peonie, la nandina, le rose, la felce con le foglie lucide e quella comune. Vicino all’acanto cresce l’avocado, germinato da un nocciolo.