Il colpo d’occhio c’è tutto. Camminando su contrà Porta Lucia è davvero difficile non gettare uno sguardo al verde che si apre in fondo al corridoio.

Sarà l’effetto scenico del colonnato, il fascino della statua classicheggiante che occhieggia dal fondo, incastonata tra le edere, il passo si arresta per un secondo, il tempo di lanciare un sospiro ammirato e passare oltre.

Questo piccolo cortile promette e sembra non mantenere, ma alla fine mantiene. Appartiene a un suggestivo palazzo cinquecentesco, ed è proprio la prospettiva che lo connette alla strada a farlo apparire più grande e sfarzoso di quello che è in realtà. Avvicinandosi si incontra uno spazio acciottolato e ombroso, ridotto e schiacciato, densissimo, dove crescono il gelsomino, il glicine, la yucca e il plumbago. Ma come, tutto qui? Sì e no.

Certo, non si trova il grande giardino che ci si era illusi di esplorare… ma si scopre una grandissima storia, più bella e sorprendente, di dieci limoni in vaso, quattro siepi di bosso e quindici ortensie!

Sulla sinistra infatti si apre una porticina che porta indietro nel tempo: è la porta della Stamperia Busato, laboratorio di esperti artigiani, seconda casa di generazioni d’artisti che qui hanno visto il frutto delle loro fantasie prendere forma e corpo, diventare di carta e inchiostro, tempera e vernice.

Fondata da Ottorino Busato nel 1946 come litografia e calcografia, da oltre settant’anni la bottega è al servizio di chi non deve semplicemente stampare qualcosa, ma deve stampare qualcosa di molto bello: dai maestri del Novecento agli illustratori contemporanei. Senza tralasciare i grandi nomi degli anni Sessanta: dall’editore Neri Pozza a Tono Zancanaro. Oggi il laboratorio è gestito dal nipote, Giancarlo, che ha conservato insieme alle vecchie macchine una incredibile e disordinata collezione di prime copie, disegni, tentativi, bozzetti e originali. Quando si varca la soglia lo stupore è troppo, si fa fatica a decidere cosa guardare! Il suggerimento di Interno Verde è cercare la serie dei paesaggi dedicati alle ville e ai parchi vicentini.

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