Rondella di San Zeno in Monte

Via San Zeno in Monte, Verona

Bastione, vallo, rondella, scarpa, sono termini che accompagnano i luoghi delle mura scaligere, iniziate nel Trecento da Cangrande della Scala.

La rondella è un’opera a tracciato circolare, di mattoni e di terra, in grado di resistere ai colpi dei cannoni nemici. Se si parte da Porta Vescovo, lungo la salita Santo Sepolcro, dopo un primo inizio si comincia a costeggiare la lunga struttura difensiva, formata da muraglie e torri, protette da un profondo fossato scavato nel colle. Proseguendo lungo la cinta si arriva alla Rondella di San Zeno in Monte, costruita agli inizi del Cinquecento. Da quando la città non ha avuto più bisogno di difendersi da possibili aggressori, le mura spesso sono state utilizzate in modo fantasioso, se non decisamente improprio.

Qui per esempio si era andata formando una discarica, mentre sulla piattaforma superiore era stato organizzato un orto privato. Di recente l’area è stata pulita e sistemata, grazie all’intervento dell’amministrazione e all’impegno di molti volontari: chi viene qui può godere la bellezza di un giardino pubblico, sopraelevato, da cui ammirare lo splendido panorama.

Da una parte si vede Castel San Pietro, dall’altra si scorge il vallo di Cangrande e la Valpantena. Sotto la struttura c’è un piccolo accesso che conduce alle casematte. Anche questi vani sotterranei, dove una volta c’erano le bocche di fuoco, sono stati svuotati da grandi cumuli di terra e ripuliti: vengono aperti in occasione di speciali visite guidate, curate dalle associazioni.

Iscriviti alla newsletter di Interno Verde
Iscriviti alla Newsletter di Interno Verde