Davines Group
Via Calzolari 55/A

Che dalle piante si possano ricavare medicinali e prodotti curativi non è una novità: coltivare per curare è tra le attività più antiche, diffuse e comuni dell’uomo, in tutte le epoche, in tutti i continenti.
Tuttavia a Parma questa tradizione è cresciuta in modo speciale, è diventata professione e innovazione. I primi a dedicarsi con metodo a questa pratica furono i monaci dell’Abbazia di San Giovanni, che nel 980 avviarono una notevole e avanguardistica spezieria. Al loro studio si aggiunse, nel Seicento, quello più sistematico condotto dall’Università di Medicina con l’istituzione dell’Orto Botanico. Un paio di secoli dopo, nell’Ottocento, il primitivo laboratorio dei religiosi venne secolarizzato per assecondare le necessità e i desideri della corte ducale e si iniziarono a creare, insieme alle medicine, anche ricette e prodotti cosmetici, come il celeberrimo profumo estratto dalla violetta di Parma, voluto da Maria Luigia. L’orto scientifico del Gruppo Davines, impresa fondata nel 1983 dalla famiglia Bollati e nota soprattutto per i prodotti di cosmetica professionale, si infila come una perla in fondo a questa lunga collana.


Progettato dallo studio londinese Del Buono Gazerwitz, rappresenta una stupefacente estensione dei laboratori aziendali di ricerca. Ha una struttura geometrica chiusa, come quella dell’hortus conclusus: una pianta circolare, al cui interno è iscritto un quadrato, definito da piccoli canali, con al centro la fontana. Intorno alla vasca, racchiuse in terrapieni di salice intrecciato, sono disposte le piante officinali, da cui si estraggono gli oli essenziali dalle proprietà energizzanti, distensive, purificanti e igienizzanti. Non mancano gli aromi mediterranei, ben noti alla cucina italiana. Oltre quest’area si incontrano le piante medicamentose, selezionate per le loro virtù e utilizzate nelle formule, come l’Echinacea pallida, stimolante per il sistema immunitario, la Mirabilis jalapa, conosciuta come “bella di notte”, originaria del Perù, il Silybum marianum, cardo dalle proprietà depurative, il Lycium barbarum, antiossidante, l’Agastache mexicana, lenitiva, l’Amaranthus caudatus, ottimo idratante.


Infine, in un’area delimitata dal frutteto a spalliera, si incontrano le piante tintorie, da cui si ricavano i prodotti coloranti, e le piante odorose, utili in cosmetica e nell’industria dei profumi. Qui cresce per esempio il Carthamus tinctorius, che fornisce il giallo zafferano, e la Rubia tinctorum, da cui si ottiene il rosso di garanza.
Sfondo di questa colorata composizione sono la serra, dove si conservano le piante tropicali e subtropicali, e l’arboretum, dove hanno trovato casa le piante donate dai partner dell’azienda, provenienti da tutto il mondo.