Sereno Soggiorno

Via Luca Fancelli 13, Mantova

Dalla Minestra dei Poveri alle ricette filippine, dai giochi dei bambini alle attività ricreative per gli anziani: si trova davvero di tutto nel parco della casa albergo Sereno Soggiorno, anche un banano!

La struttura è gestita dalla congregazione delle Povere Figlie di Maria Santissima Incoronata, fondata nel 1897 da Teresa Fardelli De Blasi, contessa di origini trapanesi, trasferitasi a Mantova per seguire la carriera militare del marito. Da sempre votata all’aiuto dei più deboli, la nobildonna organizzò inizialmente una Minestra dei Poveri, ovvero una mensa per offrire ristoro e conforto ai più bisognosi. Avviò poi, col sostegno di Papa Pio X, la Povera Casa di San Giuseppe, nel quartiere di San Leonardo.

Divenuta vedova, pochi anni prima di morire, volle consacrarsi suora e fondare la congregazione che oggi ha sede in via Dugoni. Le suore – conosciute come suore di San Giuseppe, in ricordo del loro primo ospizio – per molto tempo hanno gestito qui un orfanotrofio femminile, poi trasformato in scuola materna. Ecco spiegata, nel bel parco, la presenza di tanti scivoli e castelli colorati. La conversione a casa albergo per anziani totalmente o parzialmente autosufficienti risale a qualche decennio fa, e per un breve periodo le due attività hanno convissuto. Ancora si ricorda con commozione la gioia che i giochi dei bambini sapevano trasmettere agli ospiti che li osservavano dalle terrazze. Il grande giardino è diviso in due parti. Una più piccola, fiorita e soleggiata, si colloca tra gli edifici principali che costeggiano la strada: qui svettava fino a poco tempo fa un imponente pioppo che purtroppo si è dovuto abbattere. Alla seconda area, più vasta e ombrosa, si accede dal passaggio di via Fancelli: è divisa in tre fasce da un sistema di siepi di alloro, i sentieri conducono alla grotta artificiale dedicata alla Vergine Maria.

Tra i tanti alberi presenti vale la pena citare l’avocado, da poco messo a dimora per sostituire l’acero rosso piantato in occasione del cinquantesimo compleanno della struttura. Da notare anche il gelso, fondamentale risorsa per la produzione di marmellate. In fondo all’area si trova l’orto, che una targa qualifica “internazionale”. Viene curato dalle suore e dagli ospiti che hanno voglia di trascorrere qualche ora all’aria aperta, coltivando ortaggi tradizionali e non. Insieme ai classici pomodori si semina l’ampalaya, verdura rampicante diffusa e apprezzata nelle Filippine, paese da cui provengono molte delle sorelle che abitano qui. Matura grossi frutti verdi simili ai cetrioli, ricchi di ferro, che spesso – con soddisfazione di tutti – vengono utilizzati in mensa, per preparare originali e gustosi piatti del sud-est asiatico.

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