Palazzo Carletti

Via della Ghiara 24, Ferrara

Tra l’originale alveo del Po di Primaro – che corrisponde all’attuale via Ghiara – e i bastioni delle Mura Estensi, si apre un vero e proprio polmone verde.

Questo grande giardino appartiene ad un palazzo altrettanto grande, acquistato intero dalla famiglia degli attuali proprietari nel 1974, successivamente diviso tra i vari parenti. «Gli interni sono stati separati, ma ricordo che quando stavamo ristrutturando la casa, ed era ancora tutta unita, vennero qui a fare alcune riprese dello scalone per il film Amore Amaro di Florestano Vancini. Presero anche uno scaldabagno di rame, trovato in qualche stanza. Lo portarono a Roma per alcune scene e non tornò mai più».

Di quel set resta ancora, nella vicina via del Cammello, l’insegna fatta dipingere apposta della lavanderia dove lavorava la protagonista. La pellicola intreccia la scandalosa relazione tra una fascinosa vedova e uno studente, alla storia del Novecento, raccontando insieme ai fatti privati l’ascesa del fascismo a Ferrara e lo scoppio del conflitto mondiale. Ed è curioso come questo ricordo cinematografico si mescoli in giardino alla tangibile memoria di quell’epoca. Sotto una nuvola di arbusti si trova ancora, riempito di terra, il vecchio rifugio antiaereo utilizzato dagli abitanti del quartiere per proteggersi dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. E la grande magnolia fa fatica a radicarsi, perché non riesce a spingersi oltre i muri sotterrati.

Tra gli alberi, oltre alle grandi magnolie, vale la pena notare il cedro del libano e il pino montanaro – raccolto dalla madre dell’attuale proprietario in Val di Fassa, più di 50 anni fa. Ha più o meno la stessa età anche la bella paulonia, albero mangia-smog per eccellenza, capace di assorbire dai 32 ai 36 chilogrammi di CO2 in un anno. «Ha una crescita molto rapida ma l’interno del tronco resta cavo, in Giappone la utilizzano al posto dell’aria condizionata, la si pianta vicino alle case perché le sue foglie fanno ombra e mantengono freschi gli ambienti». Nella macchia di arbusti crescono l’ibisco e il rosmarino.

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