Palazzo Bonomi da Monte

Via Nicola Mazza 8, Verona

La famiglia da Monte, proveniente dalla Toscana, si trasferì a Verona agli inizi del Quattrocento, ma le prime notizie storiche riguardanti questa residenza risalgono al 1562.

Alcune fonti d’archivio infatti testimoniano che Lazaro da Monte «ha acquistato un’altra pezza di terra fuori le mura verso Campo Marzo». 

La facciata è caratterizzata da un imponente portale in tufo, citato per la sua rilevanza da Federico dal Forno nel libro Porte e portali di Verona. L’androne è scandito da due eleganti colonne in pietra bianca che ritmano la cancellata d’ingresso, sopra la quale figura lo stemma con le iniziali dei tre cognomi delle successive casate che abitarono la costruzione: BRM. Lo scalone rinascimentale conduce al piano nobile e dà accesso al salone monumentale, caratterizzato da un soffitto ligneo a cassettoni con decori, tipico della tradizione architettonica veronese.

Numerose sono state le trasformazioni subite dall’immobile nel corso dei secoli, tuttavia è soprattutto nel corso dell’Ottocento – con la sopraelevazione di un piano – che si va a configurare l’immagine attuale.

Del giardino oggi si occupa di persona – vanga in mano, si intende –  uno dei suoi abitanti, appassionato giardiniere. Lo fa con l’accordo e la complicità degli altri condomini che, riuniti in assemblea, hanno espresso le loro preferenze per le fioriture.  Collettivamente si è optato per fiori colorati nei toni del bianco e del grigio. Ottima scelta, dal momento che il bianco dà luce allo spazio, che qui in effetti è un poco ristretto.

Un lungo percorso conduce dall’atrio all’area verde, anticipata da due colonnine che sostengono vasi di agavi, ricca dì Hydrangea paniculata, Anemone nemorosa, senecio, lavanda, Helichrysum, e rose tutte bianche, sia la ‘Iceberg’ che le tappezzanti, ad eccezione di una vecchia Rosa banksiae gialla. Sullo sfondo, sopra quella che era la casina del gastaldo, si arrampica un gelsomino. Un grande acero saccarino dalla crescita veloce fa ombra sui cespugli di viburno, calicanto e iperico, accanto a un corbezzolo e una Lagerstroemia. Tutto l’insieme può godere anche del verde delle giocose grandi foglie di banano, che sbucano oltre il muro del giardino vicino. 

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