Palazzo Soardi

Via Frattini 60, Mantova

Palazzo Soardi, successivamente noto come Taxis della Torre, nacque tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento come dimora patrizia, atta a ospitare l’importante famiglia bergamasca a cui i Gonzaga avevano affidato significativi incarichi pubblici e ruoli di rilievo.

Del primo fabbricato, in stile gotico, collocato in quella che all’epoca veniva chiamata Contrada della Rovere, è rimasto ben poco: numerosi infatti sono stati i restauri e i rimaneggiamenti accorsi col passare del tempo. I segni delle varie trasformazioni sono tuttora ben visibili e rivelano un complesso disegnato e ridisegnato un pezzo alla volta. Non si tratta di un palazzo progettato in modo organico, ma di un edificio adattato di volta in volta per rispondere alle diverse necessità sopraggiunte, abitative ma non solo. Il complesso è diventato pubblico nel 1852: alle numerose camere da letto e ai saloni per i balli sono subentrati gli uffici e le sale riunioni.

La splendida Sala degli Stemmi, che prima serviva per accogliere gli ospiti illustri, oggi è sede prestigiosa di convegni, iniziative ed eventi vari. L’antica corte è diventata un giardino. In fondo, vicino alle vetrate attraverso le quali si possono sbirciare le scrivanie degli impiegati, è stata piantata una curiosa siepe di aceri, formata da alberi ad alto fusto, densa e geometricamente composta.

Sulla sinistra cresce un piccolo faggeto dedicato al consigliere comunale Mauro Pasolini, scomparso nel 2011. A destra, vicino all’aiuola delle ortensie e al calicanto, si incontra una grande opera d’arte contemporanea: un filiforme centauro di ferro, realizzato dall’artista mantovano Ferruccio Bolognesi, indimenticato maestro della fantasticazione.

Iscriviti alla newsletter di Interno Verde
Iscriviti alla Newsletter di Interno Verde