Tenuta dei Cria

Via Saccona 169, Ferrara (Settepolesini)

I paesi lungo il Po possono apparire fermi nel tempo, con le casette basse raccolte attorno alle chiese, con i fienili in cotto ventilati dalle gelosie e gli archi spropositati.

Se avessimo percorso la stessa strada cento anni fa cosa avremmo visto di diverso? Ecco, in un mondo che a tratti appare impermeabile al ticchettio dell’orologio, può capitare di sentirsi immersi nel passato come di finire improvvisamente nel futuro. Questa è l’impressione che si ha esplorando la Tenuta dei Cria, agriturismo nato tra il 2020 e il 2021. L’attività si appoggia all’azienda agricola La Saccona, che porta lo stesso nome della strada sterrata che collega la Diamantina all’abitato di Porporana. Diversamente dal “classico agriturismo” qui non si trovano tavole apparecchiate di pinzini e salumi ma una fattoria in cui convivono animali diversissimi, dalle tradizionali galline ai meno tradizionali alpaca. 

«Nel 2019 avevano fatto un corso a Bolzano per conoscere gli alpaca e ne avevano comprati due», raccontano le titolari. «All’inizio non avevamo in mente di creare un’attività, semplicemente avevamo posto. Poi ne abbiamo presi altri due, poi sono arrivati gli animali tipici della fattoria.. e alla fine anche gli emu, due anni fa. La loro funzione principale è quella di fare compagnia agli alpaca». Il cuore della loro proposta al pubblico è il trekking in compagnia di questi buffi, morbidi camelidi, originari del Sud America. Ma alle passeggiate si possono abbinare anche altre esperienze, come il laboratorio di apicoltura, organizzato insieme alla vicina Corte Fratta, oppure la degustazione di vino o lo yoga. L’area verde – punteggiata di salici, robinie e pruni rossi – si presta a tanti utilizzi ed è ben attrezzata: ci sono le griglie, i gonfiabili per i bambini, c’è anche il proiettore per il cinema all’aperto. E ovviamente ci sono gli animali: otto alpaca, un cavallo, dieci conigli ariete, un tacchino, due pecore, un asino, un pony stallone di nome Ride, che spesso viene scambiato per una femmina incinta, quattro capre, sette pavoni (una coppia con cinque piccoli), una quarantina di polli, tutti maschi per evitare combattimenti e litigi, praticamente una comunità monastica, due maialini, due cani e due gatte identiche.

Il cuore della loro proposta al pubblico è il trekking in compagnia di questi buffi, morbidi camelidi, originari del Sud America. Ma alle passeggiate si possono abbinare anche altre esperienze, come il laboratorio di apicoltura, organizzato insieme alla vicina Corte Fratta, oppure la degustazione di vino o lo yoga. L’area verde – punteggiata di salici, robinie e pruni rossi – si presta a tanti utilizzi ed è ben attrezzata: ci sono le griglie, i gonfiabili per i bambini, c’è anche il proiettore per il cinema all’aperto. E ovviamente ci sono gli animali: otto alpaca, un cavallo, dieci conigli ariete, un tacchino, due pecore, un asino, un pony stallone di nome Ride, che spesso viene scambiato per una femmina incinta, quattro capre, sette pavoni (una coppia con cinque piccoli), una quarantina di polli, tutti maschi per evitare combattimenti e litigi, praticamente una comunità monastica, due maialini, due cani e due gatte identiche. 

«Il nostro obiettivo è poter avvicinare le persone alla natura in modo facile, ma sempre rispettoso. Gli animali della Tenuta non sono sottomessi e non devono essere disturbati. Arrivano qui da giovanissimi e non hanno mai conosciuto la sottomissione. Oppure come il cavallo e il maiale provengono da situazioni stressanti, quindi o li sottometti duramente per renderli sicuri al pubblico, oppure insegni al pubblico a rapportarsi in modo corretto, cioè aspettando il tempo necessario affinché l’animale possa sentirsi tranquillo. Se si allontana è evidente che non ha voglia di essere avvicinato, basta». 

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