Istituto Rezzara

Contrà delle Grazie 14, Vicenza

L’Istituto Rezzara deve il suo nome a Nicolò Rezzara, sociologo di origine vicentine, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, che molto si spese per l’innovazione della scuola e della stampa italiana.

Venne istituito negli anni Sessanta per approfondire argomenti che all’epoca trovavano poco spazio in ambito accademico, temi che sarebbero diventati cruciali per il futuro del Paese a cui si voleva dedicare attenzione e promozione, come il cambiamento della famiglia, il ruolo del giornalismo, l’animazione sociale. Nacque dunque in un momento particolarmente vivace, di fermento, con finalità di ricerca indipendente, riflessione e divulgazione, finalità che persegue tuttora. Lo zeitgeist è cambiato, ma non la necessità di studiare e condividere. Certo l’edificio all’interno cui ha trovato sede poco ha da spartire con il boom economico, è evidentemente molto più antico.
Venne costruito alla fine del Quattrocento come convento, inizialmente abitato dai Gerolimini di Fiesole e poi dai frati domenicani. Divenne abitazione privata nel 1772 e risale a quel periodo il rifacimento della facciata, dove l’architetto Enea Arnaldi volle inserire la bella trifora che tuttora la ingentilisce.

Nel 1835 l’immobile venne destinato a collegio femminile, per volontà del suo proprietario, il signor Nado, appoggiato e sostenuto in questa missione da un collegio di benefettatori. Lo stabile subì purtroppo un pesante bombardamento da parte delle truppe alleate durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo il restauro divenne la casa dell’Istituto, che oggi accoglie sale conferenze e uffici, una nutrita biblioteca e le aule dell’Università della Terza Età. Il cortile regala aria e respiro alla struttura, che lo conserva come una gemma preziosa: la sua fattura è seicentesca e sembra doversi riferire ad Antonio Pizzocaro. Al suo interno verdeggiano le palme, l’aucuba, l’aspidistra.

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