Patio Dr. Moore

Vergara n° 99 – Santiago – Chile

Dall’incrocio tra calle Vergara e calle Dr. Moore Street, a ovest, si può scorgere un’isola verde dietro una balaustra classica: un cortile incantevole e intimo dove coesistono quattro giardini, che anticipano un complesso residenziale a due piani

Ognuno di questi giardini ha caratteristiche uniche. Il primo si distingue per l’alta palma, su cui si arrampica una vite sempreverde. Il secondo attira l’attenzione con una grande buganvillea e un colorato gruppo di vasi, da cui sbucano vari arbusti e fiori. Il terzo è abitato da un nespolo giapponese e da un albero della gomma. Il quarto vanta un generoso arancio.

Questo spazio verde è amorevolmente curato da due vicine: Elsy e Nachla. Vale la pena notare che, sebbene si trovi all’interno di un complesso di quattro case private, è aperto al resto della comunità tutti i giorni. Secondo i proprietari, la comunità ha sempre risposto in modo meraviglioso al contributo e al valore che questi giardini apportano al quartiere, rispettando lo spazio non sradicando le piante e non deturpando mai i muri bianchi delle case con graffiti.

Questa isola vegetale è utilizzata dal Servizio Agricolo e Zootecnico come sito di misurazione degli insetti impollinatori. Fa parte del progetto “Jardines de Barrio República”, finanziato dal Fondo per il Patrimonio Culturale 2020, un’iniziativa di ricerca volta a riconoscere e valorizzare i giardini pubblici del quartiere e il loro contributo alla struttura urbana e al suo patrimonio, da una prospettiva architettonica, storica, sociale e paesaggistica. I curatori del progetto – Paulina Alvarado, Macarena Núñez, Agustina Hidalgo, Alfonsina Ramírez e Emiliano de la Maza –  spiegano a proposito di Barrio República: «il giardinaggio è vissuto dalla comunità come un attività identitaria, che qui è particolarmente orgogliosa del suo passato, ma critica nei confronti del presente. 

Le aree verdi pubbliche, i viali alberati e i piccoli giardini, curati e mantenuti dagli abitanti, appaiono oggi come un simbolo di resilienza di fronte all’abbandono istituzionale, all’avanzare della siccità, al rapido sviluppo immobiliare che ha alterato la scala del quartiere e, soprattutto, alla scomparsa della vecchia generazione dei giardinieri».

I ricercatori riconoscono diverse tipologie di verde urbano, come piazze, sistemi di aiuole, viali alberati, interni sopraelevati e giardini interni. Quest’ultima è la tipologia con cui si identifica il cortile di calle Dr. Moore.

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