Comunidad Club Hípico
Club Hípico n° 377 – Santiago – Chile
Tranquillo, accogliente, profondamente amato e radicato nella memoria del quartiere, il giardino della Comunidad Club Hípico non solo conserva piante secolari, ma anche la tradizione della vita comunitaria che prospera attorno ad esso.
La sua origine risale al periodo tra le due guerre mondiali. Arrivarono a Santiago molte famiglie tedesche, che costruirono in Avenida República, tra Calle Gorbea e Grajales, un gruppo di quattordici abitazione, disposte intorno a una superficie scoperta comune, a forma di T.
Le case si distinguono con le loro belle facciate coloniali, rosse e bianche. Sono state costruite con un mix di adobe, ovvero mattoni in paglia e argilla, mattoni e cemento, e hanno resistito molto bene ai terremoti. Una recente ristrutturazione ha modernizzato l’impianto elettrico e ha incorporato, anche per gli esterni, luci alimentate a energia solare. La nuova tecnologia si fa poco notare, grazie all’ingegnosità dei residenti, che hanno riorganizzato la disposizione delle piante alte per nascondere i pali.
Le ringhiere raccontano la storia del quartiere: un tempo facevano parte della fascia spartitraffico dell’Alameda. Quando negli anni Novanta furono effettuati dei lavori di ristrutturazione, un residente le chiese al sindaco per delimitare le aiuole, e lui accettò di donarle.
Il giardino conserva piante tradizionali risalenti a diversi decenni fa, come l’ibisco rosso e rosa, i cespugli di rose, le viti, un albero di avocado e un albicocco. Degne di nota sono anche le calle che costeggiano i sentieri, così come il matico e le fucsie, che aggiungono colore e freschezza. Molte di queste piante sono state coltivate da talee conservate e condivise dagli stessi residenti, come l’ibisco rosso, proveniente da un ramo recuperato e coltivato con cura.
Lo spazio merita attenzione non solo per la sua vegetazione, ma anche per i suoi usi sociali. Durante le festività nazionali, una grande bandiera cilena sventola al centro dell’area. A Natale un albero illuminato si erge dalla stessa struttura, trasformando il cortile in un luogo di ritrovo festoso. Ad animare tutto l’anno il giardino ci pensano i due cagnolini che vivono qui e i numerosi felini, motivo per cui questo luogo è noto tra i vicini come “il vicolo dei gatti”.
