Campus El Claustro

Marín n° 321 – Santiago – Chile

In via Portugal 351 si trova il patio rosso, chiamato anche patio della piscina, un vero e proprio giardino storico segreto nel centro di Santiago, dato che è principalmente utilizzato dagli studenti e dalla comunità del campus El Claustro, dell’Università Mayor.

Con una piscina al centro, circondata da aree verdi e fiorite, il patio è il cuore del campus. Qui si trovano diverse specie vegetali, come palme, magnolie, jacaranda, aloysia. Le edere avvolgono lo spazio: salgono sui quattro lati della costruzione e si arrampicano fino al secondo piano, intrecciandosi coi gelsomini e i glicini, creando un ambiente molto profumato.

L’edificio in stile coloniale risale al 1860. Inizialmente apparteneva al Colegio del Sagrado Corazón, noto come Las Monjas Inglesas, ovvero le Dame Inglesi. Curiosamente, la congregazione che fondò il collegio era francese: le suore provenivano dalla regione della Borgogna, dove nacque la fondatrice, santa Maddalena Sofia Barat. Si dice che il cedro che si trovava in questo giardino provenisse da una talea della fondatrice stessa. Anche una targa ricorda la vocazione originale dello spazio: è dedicata a Juanita Fernández Solar, ovvero Santa Teresa de Los Andes, che fu allieva dell’istituto.

Dopo il terremoto del 1960, le suore chiesero l’aiuto degli esperti del Vaticano, per valutare se l’edificio fosse solido o meno. Questi, non conoscendo le particolari caratteristiche antisismiche delle costruzioni cilene, ritennero che l’immobile non fosse idoneo all’uso e quindi venne svuotato.

A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, la divisione per il miglioramento urbano del Ministero dell’Edilizia e dell’Urbanistica promosse in questa zona il progetto di ristrutturazione San Borja e in quel momento si ragionò sulla possibilità di demolire il vecchio palazzo. Quando gli architetti si recarono a ispezionarlo però, non solo rimasero colpiti nello scoprire un vero e proprio gioiello di architettura coloniale, incrociato con lo stile francese dell’epoca, ma verificarono anche le sue perfette condizioni. Così decisero di salvare l’edificio e vi installarono i loro uffici, cioè gli uffici del progetto di ristrutturazione San Borja. A questo scopo adattarono l’altezza delle sale, sostituirono gli impianti, aggiunsero lucernari per lavorare meglio all’interno degli ambienti.

Successivamente, lo stile architettonico fu modificato dalla fondazione CEMA Chile, che vi stabilì la propria sede centrale tra il 1978 e il 1995, aggiungendo, dove prima c’era la pietra, i mattoni rossi che oggi si possono vedere sul pavimento del cortile.

Nel 1996 l’edificio è stato acquistato e restaurato dalla Universidad Mayor, che vi ha insediato la facoltà di architettura, arte e design. L’abitudine degli studenti a organizzare delle feste informali nel cortile centrale ha causato alcuni danni al giardino originale: per evitare l’utilizzo troppo disinvolto dello spazio sono stati piantati i ligustri. 

Tra gli ambienti interni spiccano gli studi della scuola di cinema e il moderno auditorium e sala proiezioni con oltre 250 posti a sedere, gestito insieme a Sala K Cine, che collabora con i grandi festival dell’audiovisivo che si svolgono in città.

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