Questo essenziale e affascinante giardino è stato creato negli anni Ottanta.

Fino a quel momento gli spazi scoperti di cui disponeva l’abitazione erano stati sfruttati come orti, pollai, ricoveri per attrezzi. Quando l’attuale proprietaria acquistò l’immobile volle innanzitutto liberare l’area e iniziare a immaginare un giardino in rapporto con la casa e con il proprio studio, che potesse essere vissuto nella vita quotidiana come una o due stanze in più, all’aria aperta.

L’area verde è distribuita su due livelli, da una parte c’è il giardino degli aromi, dall’altra il giardino di pietra, uniti da una piccola cavea. Mentre in primavera il colore che riempie lo sguardo è senza dubbio il bianco, che rimbalza dalla nuvola fiorita del ciliegio al colonnato, in estate domina il rosso della vita canadese, che ricopre il muro di cinta, altissimo, che separa l’abitazione dal monastero dei Santi Nazaro e Celso. Le stanze verdi sono tenute a prato o pavimentate, abitate dal ciliegio e dal pruno, dal melograno e dal rosmarino.